Andiamo di fretta, progettiamo, stiamo
continuamente seduti dietro la nostra cattedra per decidere sul nostro futuro
ma, ci fermiamo mai per riflettere su quante volte nella nostra vita mettiamo
da parte qualcuno o qualcosa per realizzarci, attuando così, una politica di
scarto?
Immaginiamo che questo avvenga anche nella
nostra società in cui i più deboli sono vittime di questa politica.
Oggi l’uomo non è più il fulcro della nostra società,
ha perso la sua umanità, diventando ormai uno strumento del sistema che si basa
su logiche politiche ed economiche.
Pensiamo ad un extra-comunitario, un individuo
che è, appunto, fuori dalla comunità, potrebbe essere oggetto di scarto su un
qualsiasi progetto che avviene all’interno della stessa.
Proviamo a pensare ad un anziano che non ha
più i giusti “requisiti” per contribuire ad un progetto comune o ad un giovano
ragazzo senza alcuna esperienza.
Si può esser rifiutati perchè non si hanno
tutte le peculiarità richieste.
Perchè le decisioni comportano proprio questo,
prevedono uno scarto.
La nostra società deve riportare l’uomo ad
essere il centro del sistema tramite i suoi pensieri, le sue scelte e la sua
umanità in un mondo in cui coloro che rientrano nel progetto sono promossi,
mentre coloro che non ne fanno parte per vane motivazioni vengono respinti.