Un sabato diverso dagli altri, quello ultimo scorso. Presso il bosco di Bitonto, l’Associazione “Fare Verde”, rappresentata dal suo presidente Beppe Cazzolla, ha organizzato un altro evento per la valorizzazione del territorio nostrano, sostenuto dalla amministrazione comunale bitontina. Come nelle precedenti edizioni, i soci “Fare Verde”, coadiuvati da quelli dell’Associazione “Murgia Enjoy”, coordinata dal suo presidente Leonardo Losito, hanno proposto ogni venti minuti dalle ore 20 alle 23.00, ben quattordici percorsi da 2,5 km, coinvolgendo circa 600 persone, oltre alle duemila giunte nei dintorni della Masseria di Città grazie alle navette messe a disposizione dall’amministrazione civica, e che hanno scelto di godersi gli spettacoli presentati da “Ti fiabo e ti racconto” a cui è andato il ricavato del biglietto di ingresso alla manifestazione.
Durante le due ore di percorso naturalistico, si sono susseguite varie attrattive culturali: musicali tra cui l’”Inno dei Briganti” cantato dai Folkemigra, di poesia come la lettura di “Aride nostalgie” di Alessandro Robles che ha dialogato con il nostro direttore, prof. Mario Sicolo, e teatrali consistenti in frammenti di alcune fiabe popolari in cui compare l’ambientazione boschiva.
D’altronde, il topos del bosco è metafora della vita, scandita dal perenne binomio pericolo-sicurezza. Ed è bastata la luminosità delle fulgide stelle per sentirsi tutti al sicuro a torce spente.
Al riguardo, nella conclusione della “Critica della ragion pratica”, Immanuel Kant sostiene: «Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me».
In effetti, non occorre cercare queste due che vediamo davanti a noi. In particolare, il cielo stellato estende la connessione in cui ci troviamo a una grandezza interminabile…