Il futuro dell’edilizia
parte da Bitonto. E passa attraverso “tecniche costruttive e materiali che
intervengano in modo neutrale nei confronti dell’ambiente circostante”.
Parola di Antonio Ruggiero, interior designer e titolare di una azienda resasi protagonista negli ultimi tempi di una vera rivoluzione del green
building.
L’opera del bitontino non è
passata inosservata, tanto che il mese scorso è stato raggiunto dal quotidiano
nazionale “Il Giornale”, che ha ospitato una sua lunga intervista nelle
pagine del tabloid di supplemento “Industria”.
«Oggi
ci si aspetta qualcosa di nuovo dalle costruzioni e gli addetti ai lavori
devono saper offrire ogni volta qualcosa in più»ha
affermato Ruggiero.
Dopo aver installato a
Bitonto la prima stazione condominiale
per per la ricarica di auto, scooter e biciclette elettriche in una nuova
costruzione in via Piepoli, una nuova sfida attende l’interior designer.
«Gli
ambienti in cui quotidianamente viviamo sono molto degradati, in alcuni casi
oserei dire malati – ha dichiarato il nostro concittadino a “Il
Giornale” -. L’uso indiscriminato di
prodotti chimici presenti in tutti i materiali edili e negli arredi ne è la
causa principale».
«L’interno
delle nostre abitazioni spesso presenta delle condizioni non proprio salutari – continua
-. Basti pensare alla presenza di umidità
(visibile sotto forma di efflorescenze, muffe, e altro), secchezza dell’aria,
climatizzazione eccessiva, campi elettromagnetici, inquinamento acustico,
esposizioni a vibrazioni, inquinamento dovuto alla combustione dei fornelli,
uso di sostanze chimiche presenti nei detergenti o prodotti per la casa,
presenza di gas radon (invisibile ed inodore ma spesso presente ai piani
terra), scarsa o cattiva illuminazione…».
A risentirne è soprattutto
la salute delle persone, come dimostrato da vari studi medici.
Qual è allora la soluzione?
La bio architettura, che usa, appunto, tecniche costruttive e materiali che
intervengono in modo neutrale nei confronti dell’ambiente circostante.
Un esempio di bio
architettura sarà il nuovo fabbricato
“Babylon serenity garden” (visitabile sul sito www.babylonbitonto.it), primo
edificio ECO HI-TECH in Italiain
fase di realizzazione. Il progetto, creato dalla Maison Duerrebi (impresa
esecutrice) e dallo studio Ade,
prevede la realizzazione nella nostra città di un edificio altamente
tecnologico ed ecocompatibile.
«È
composto di piano interrato, piano terra, cinque piani superiori e di uno
spazio, il Serenity Garden, posto a livello lastrico, capace non solo di
immergere il fruitore in un angolo verde unico e sicuro, ma anche di mostrarsi
come un sistema che ottimizza, recupera e produce energia. Lo stesso
caratterizza le ampie balconate a uso esclusivo degli alloggi al piano,
attrezzate a verde e funzionali alla creazione di un microclima e al filtraggio
delle particelle di polvere contenute in ambiente urbano. Le piante, differenti
per ogni piano e per le loro caratteristiche, produrranno umidità, assorbendo
CO2 e particelle di polvere, producendo ossigeno e proteggendo dalle radiazioni
e inquinamento acustico, migliorando la qualità degli spazi di vita e di
risparmio energetico. L’edificio, inoltre, risponde alle moderne richieste
tecnologiche: in classe energetica A, si riscalda senza effondere CO2
nell’ambiente e sarà dotato di un impianto di geotermia oltre che di un
avanzato sistema domotico, a garanzia di un perfetto controllo dei sistemi di
sicurezza, di supervisione degli impianti condominiali e della gestione dei
consumi comuni e privati».
La mission aziendale ha come
obiettivo essenziale il conseguimento dell’innovazione tecnologica ed il
miglioramento del comfort abitativo. «Tutto
ciò dipende dalla squadra – spiega Ruggiero -. Come nel calcio, tutti i protagonisti hanno
dei ruoli ben precisi all’interno di uno schema di gioco. Il nostro staff
tecnico conta ben 10 figure professionali (due architetti, un interior
designer, un graphic e web designer, quattro ingegneri, un commercialista e un
legale) dello studio Ade, in grado di seguire l’intera realizzazione di un
edificio, dalla fase progettuale alla sua realizzazione. Per questo, prima di
mettere sul mercato un “nostro prodotto”, lo stesso passa al vaglio dei vari
aspetti in modo da poter essere il meno possibile suscettibile di variazioni
durante la sua realizzazione».