Diciamo
la verità.
La
campagna elettorale per le amministrative del prossimo anno è già
iniziata. Non da ieri, ovviamente, perché le polemiche a distanza, i
sondaggi di gradimento (specie quelli sui Social), i movimenti
politici, i colpi bassi già li vediamo e sentiamo da tempo.
Tutto
questo nonostante non ci siano ancora i candidati alla poltrona di
primo cittadino.
Anche
il sindaco Michele Abbaticchio – sebbene, almeno pubblicamente, non
ha ancora sciolto le sue riserve – è in pieno fermento e ha messo in moto la macchina elettorale.
Specie
quella sui Social, come dimostrano i continui post nei quali racconta
ai bitontini quello che, a suo modo di vedere, è stato fatto in
questi quattro anni.
L’ultimo
è di questa mattina.
“Non
mi turbano la campagna elettorale e gli attacchi a valanga che
qualcuno già promette – principia
il primo cittadino – e
non
mi turbano perché, semplicemente, in questa esperienza sto dando
tutto. Ma davvero tutto”.
E
questo dare tutto sarebbe dimostrato dai fatti. “Abbiamo
pagato quasi tutti i debiti delle amministrazioni precedenti e, per
questo, ho dovuto lavorare per le opere pubbliche solo vincendo
finanziamenti europei e nazionali in continuazione (più di dieci
milioni di espropri pagati e sottratti, per esempio, a marciapiedi e
strade)”.
Ancora.
“Abbiamo
stanziato la media di tre milioni di euro all’anno (solo fondi
comunali) per sorreggere i Servizi Sociali nel periodo più grave del
dopoguerra, riuscendo comunque ad avviare a Bitonto una filiera
economica nuova che si chiama turismo: ha prodotto centinaia di posti
di lavoro, prevalentemente giovanili (negli anni in cui, da altre
parti, le imprese chiudono e non se ne aprono di nuove)”.
Sarà
anche vero, ma perché allora nessuno riesce a fornirci i dati su
quanti turisti vengono ogni anno a Bitonto da quattro anni a questa
parte? Quanti sono gli occupati in più in città? E la città
dell’olio si è davvero arricchita, in termini di crescita economica, con
l’apertura delle nuove attività in parte del Centro storico?
E
poi. “Abbiamo
scelto di intervenire sulle scuole sacrificando la visibilità di un
giardinetto sistemato, intervenendo principalmente su sicurezza e
solai (perché ci pioveva dentro), e ristrutturando in alcuni casi
interi edifici per tagliare i fitti privati. Lo Stato ha eliminato
quasi tutti i trasferimenti, ma abbiamo aumentato i parchi ludici
nelle periferie, recuperato spazi come orti sociali e impianti
sportivi, introducendo nuovi servizi tra mense scolastiche e
scuolabus”.
Le
frazioni. “Ci
hanno attaccato sulla politica per Mariotto e Palombaio, trascurando
che a breve inauguriamo una nuova scuola dopo 500mila euro investiti,
e ci sono lavori (poco visibili, per carità, ma utili a prevenire il
rischio di incolumità a tante persone) per 750mila euro sul Canale
di guardia”
“I
tributi – sottolinea
il primo cittadino – sono stati riportati all’interno del Comune, gli incarichi (anche di
poca entità economica) sono sempre stati preceduti da Avvisi
Pubblici”. Ci hanno attaccato anche sulle strade, ma in quattro
anni pochi hanno ammesso che ne sono state ristrutturate (sempre con
fondi europei) più di 24 arterie”.
Sarà
anche vero (il sindaco più volte ha elencato le strade rifatte), ma
su questo aspetto c’è ancora tantissimo da fare, e forse ci si
aspettava davvero di più, anche in virtù dei lavori dell’Acquedotto
pugliese.
“Abbiamo portato
Università e Politecnico di Bari a Bitonto, a dicembre taglieremo il
nastro delle nuove attività in un Centro in zona artigianale a loro
dedicato, cercando di portare tra le nostre imprese innovazione
tecnologica e un futuro sostenibile. La villa comunale è finalmente
illuminata a giorno con la tecnologia led, cosi come molte arterie a
rischio (sempre nelle cd. “periferie”).
La
considerazione è una sola, allora. “Semplicemente, ho dato
tutto. La Città intera decida se possiamo continuare aumentando e
migliorando quanto fatto.Non lo farà certamente in base al
volume delle urla e delle invettive contro il proprio sindaco”.