Non vogliamo assolutamente inserirci nella polemica politica in corso, ma occorre precisare alcune inesattezze sottolineate dal post del Movimento, solo per amor di verità e per non prendere in giro la gente perché è facile, molto facile, parlare di soldi buttati, sprechi, etc. senza però avere contezza effettiva che in realtà quei soldi potevano essere investiti solo in quel modo.
Ma facciamo con ordine:
– Gli itinerari del gusto, delle piante e dei fiori, delle chiese rupestri sono stati finanziati dal Gal con la misura 313. Sono soldi della comunità europea, fondi del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, che potevano essere investiti, per decisione della Regione, SOLO per tracciare itinerari, dotare i comuni di infopoint e centri visita, fissare punti di sosta e interesse etc. Quindi, capite bene amici del movimento, che qualora quei soldi non fossero stati spesi come sono stati spesi sarebbero tornati indietro a Bruxelles e avremmo perso questa opportunità.
– Per la prima volta nella storia di questo territorio sono state mappate, geolocalizzate, tracciate e segnate tutte le ricchezze del nostro agro (chiese rupestri, palmenti, casali, masserie, aziende agricole, etc.) messe insieme attraverso la creazione degli itinerari di cui sopra.
Itinerari comunque molto apprezzati sia dalle varie testate nazionali e internazionali giunte nei mesi scorsi in questo territorio per un press tour, sia soprattutto da molti appassionati cittadini che piano piano stanno riscoprendo il loro territorio, la loro casa.
Uno degli obiettivi della prossima programmazione sarà quello di mettere insieme questi itinerari con quelli di altri comuni (palo, grumo, binetto ad esempio) e promuoverli su vasta scala attraverso un adeguato progetto di comunicazione.
Andiamo avanti a piccoli passi, decisi, avendo ben chiaro l’obiettivo: la promozione di tutto il territorio, dal centro urbano fino all’essenza rurale della nostra terra.
– Nell’ambito della tracciatura degli itinerari, il Gal ha messo a disposizione altri fondi comunitari per pulire tutte le strade di campagna interessate dagli itinerari stessi.
Bene, non è colpa nostra – nè tanto meno dell’amministrazione – se dopo pochi mesi alcuni tratti risultano colmi nuovamente di rifiuti. Alle volte, forse, bisognerebbe provare un po’ di vergogna come uomini e come cittadini di questo territorio, bistrattato prima di tutto da coloro che dovrebbero custodirlo e amarlo più di tutti.
– Gli interventi finanziati con queste misure specifiche sono stati sovvenzionati solo con fondi comunitari, senza ausilio di fondi comunali.
Repetita iuvant: in base alle direttive regionali quei soldi messi a disposizione del Gal o si spendevano (secondo noi – e secondo moltissimi, a partire da Ue e Regione – in maniera egregia) in quel modo, perché non c’è alcuna possibilità di varianti, oppure avremmo perso quei fondi, che sarebbero tornati nelle casse di Bruxelles.
Tanto si doveva per raccontare la verità ai cittadini, a prescindere da qualsiasi polemica politica basata su qualunquismo e demagogia.
CdA GAL FIOR D’OLIVI