Non servono
tante parole per descrivere un mito come Javier
Zanetti, uomo umile e mite, sempre con il sorriso sulle labbra.
Certo, fa
un po’ strano vederlo in abiti istituzionali e non più in calzoncini e
maglietta, sempre pronto a macinare chilometri su quella fascia, a dare l’anima
per l’Inter.
Mai un comportamento
fuori posto, un giocatore unico nel suo genere, capitano e professionista
esemplare: sua moglie Paula ha rivelato che Pupi (uno dei tanti soprannomi
attribuiti a Zanetti nel corso della sua carriera), atleta meticoloso, si è
allenato persino poco prima del loro matrimonio.
Javier
Zanetti, ospite ieri pomeriggio insieme alla moglie Paula nella sala conferenze
della Fondazione Santi Medici, ha incontrato i soci dell’Inter Club “Giuseppe Prisco” di Bitonto che hanno donato il loro
contributo alla “Fundacion Pupi”.
Javier e Paula Zanetti – accompagnati nel loro tour pugliese dal factotum Gaetano Verriello, vicepresidente del club cittadino e anima dell’evento – hanno deciso di istituire questa Fondazione allo scopo di coinvolgere in modo organico tutta la
società e di dare il loro sostegno a favore di un’area estremamente povera dell’Argentina.
Con la Fondazione i coniugi Zanetti hanno creato uno spazio dove i bambini
socialmente più svantaggiati e diversamente abili ricevono, fin dalla prima
infanzia, le attenzioni e l’istruzione necessarie in ogni momento della loro
vita.
L’ex capitano
interista, attualmente vicepresidente
dell’Inter, è stato accolto con tripudio dai presenti e ha ripercorso tutti
i momenti più importanti della sua carriera, con un occhio alla solidarietà.
«Ho sempre avuto grande affetto e
grande amore dai tifosi interisti e io ho sempre cercato di ricambiare tutto
questo affetto. L’Inter per me è una grande famiglia e sono contento di essere
rimasto nelle vesti di vicepresidente»ha affermato Zanetti, che sulla stagione che verrà ha dichiarato: «Siamo finalmente tornati in Europa e
cercheremo di allestire una squadra competitiva per la prossima stagione per
tornare a essere protagonisti sia in campionato che in Europa League, cercando di riconquistare l’accesso in Champions. Il tutto potrà essere
possibile grazie all’avvento del gruppo Suning,
che darà nuovo slancio al club nerazzurro. È un’operazione di grande valore
economico che garantisce solidità. Tutto è stato fatto per il bene dell’Inter».
Zanetti,
sollecitato dai piccoli tifosi nerazzurri, ha raccontato le emozioni del
trionfo in Champions: «Quando ho
sollevato la coppa dalle grandi orecchie avete visto tutti la mia espressione,
sicuramente non ero io (ride, ndr).
Continuo a riguardarla sempre e mi emoziono ripensando a quegli istanti
indimenticabili».
Il vicepresidente nerazzurro si è poi soffermato sull’Europeo di Francia
e sulla Copa America Centenario: «Sto
seguendo le partite, l’Europeo mi sembra un torneo molto equilibrato. Sono
contento che l’Italia ha vinto
contro il Belgio, ha dimostrato di essere un gruppo solido. Per quanto riguarda
la Copa America, spero che quest’anno l’Argentina riesca a trionfare».
Infine, quando gli chiedono se il suo fosse un pallone d’oro mancato
risponde: «No, sono sicuro che il pallone
d’oro fosse riservato a ben altri calciatori». Noi, però, non siamo così
sicuri…
Il servizio: https://www.facebook.com/daBitonto/videos/1051108391650361/