Dal Partito democratico di Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo
Grazie alle testate giornalistiche siamo venuti a conoscenza della notizia sugli avvisi di garanzia arrivati in Comune e se non ci fosse stata la stampa non avremmo saputo nulla.
I nostri amministratori dichiarano che la vicenda risale allo scorso gennaio, ma ci chiediamo perché mai fino ad ora non hanno sentito il dovere di avvertire i cittadini, tenendo nascosta la notizia per diversi mesi alla città.Se ci sono degli avvisi vuol dire che ci sono degli indagati e delle indagini che riguardano la gestione della cosa pubblica, e chi amministra pro tempore una grande città come Bitonto dovrebbe avere il buon senso di renderne conto a tutti, anche solo per dovere di informazione e trasparenza. Invece il silenzio più assoluto.
E’ strano che, dalle dichiarazioni rilasciate gli amministratori, scarichino ogni responsabilità sugli uffici. Quando nel corso delle sedute di Consiglio comunale il nostro gruppo consigliare li ha più volte sollecitati e interrogati su queste vicende, perché non hanno preso subito provvedimenti? Perché non hanno tutelato l’interesse della città a riscuotere 600mila euro di crediti quando invece i cittadini “normali”, che pagano con regolarità, vengono vessati da una tassazione sempre più aspra?
Sono domande che ogni cittadino si dovrebbe porre e trarne le dovute conseguenze.
Resta il fatto che per diversi anni il ruolo di opposizione e controllo svolto dal PD, che oggi porta i suoi frutti a tutela di 60.000 persone, sia stato etichettato dal sindaco e dai suoi sodali come mera contestazione.
Ci conforta, al di là dell’esito delle indagini che speriamo facciano chiarezza sulla vicenda, che la magistratura abbia data valore alle nostre segnalazioni a differenza di altri che avrebbero dovuto farlo in tempi precedenti e con rapidità.