Le dita
picchiettano sui tasti del pianoforte e sulle corde del krar, la voce
accompagna lenta la dolce melodia e la danza dà corpo ai suoni.
È quasi
una magia quella dei “Beyond the color”, che giovedì
scorso sono stati capaci di traghettare le anime dei loro spettatori dalla Galleria Devanna direttamente ad Addis
Abeba, luogo in cui tutto ha inizio.
Nella capitale etiope avviene infatti il primo incontro
tra Michele Giuliani, pianista e
compositore italiano, Rossella
Giovannelli, cantante e danzatrice, e Fasika Hailu, musicista etiope
suonatore di Krar, strumento locale utilizzato dai cantastorie.
I tre hanno voglia di dar voce alla loro
anima e il loro desiderio diviene presto realtà con il progetto “Beyond
the color. Oltre il colore”.
Grazie ad un’unione tra lingua amarica
(lingua ufficiale dell’Etiopia), italiano e inglese, gli artisti raccontano il
viaggio tra Italia ed Etiopia e non solo. Un viaggio alla scoperta di nuove
terre e di se stessi, verso la realizzazione di sogni che, seppur infranti,
offrono un’occasione di crescita.
“Quando si pensa all’Africa, si pensa al tamburo, alla musica
ritmica. La nostra invece è una musica intima, perché l’Africa è anche
spiritualità. Il nostro tamburo sono i piedi con cui compiamo i nostri passi
sulla terra” commenta Rossella Giovannelli
mentre insieme ai presenti attraversa il Mediterraneo.
E sussurra l’amore per la propria terra
e leva il suo canto verso il cielo, oltre l’orizzonte, oltre i confini
geografici, oltre le differenze e oltre il colore.
“Beyond the color” è parte della
rassegna “Nessuno è straniero alla terra”, iniziata sin da marzo nella Galleria
Devanna.