I
numeri da segnare sono due: 3.320 e 100mila.
La
prima cifra parla di multe e contravvenzioni, davvero a raffica. La
seconda è una sua conseguenza, perché è l’incasso derivante nelle
casse comunali.
Sono i
dati da brivido – segnalati dalla Gazzetta del Mezzogiorno di
ieri l’altro – che arrivano direttamente dal comando della
polizia municipale, riguardanti tutti coloro che sono stati
“pizzicati” a non rispettare la Zona a traffico limitato nel
Centro storico, ufficialmente partita a novembre.
In
realtà, in via sperimentale, la Ztl è stata attivata già dal 20
luglio, ed è andata avanti quattro mesi tra incontri formativi e
forum pubblici tra cittadini, amministratori e polizia locale, e le
contravvenzioni non venivano segnalate.
Da
novembre, però, si è iniziato a fare sul serio ma più di qualcuno
ha pensato si trattasse di uno scherzo.
Dal
giorno di Ognissanti (1 novembre) al 13 febbraio, sono state ben 3.320 lemulte emesse dal sistema dei varchi elettronici (sono quattro: piazza
Caffarelli, via Gian Donato Rogadeo, piazza Morosini e via Pasculli.
Riconoscono le targhe autorizzate e sanzionano quelle “sconosciute”),
e ratificate poi dal comando di via Dossetti.
Cosa
non ha funzionato, allora? “Si
tratta – spiega
il comandante dei vigili urbani Gaetano Paciullo alle colonne del
quotidiano pugliese – di
cittadini che hanno richiesto il pass, ma lo hanno usato in modo non
corretto, per esempio nelle ore non consentite. Ci sono, poi, anche i
recidivi, ai quali abbiamo notificato molto più di dieci verbali”.
Nella
Zona a traffico limitato, possono circolare esclusivamente i
residenti nel centro antico, in possesso dei contrassegni di
autorizzazione al transito e all’eventuale sosta.
Ci
sono, poi, anche i permessi temporanei della durata di 30 minuti.
Sono concessi a quanti dovessero avere la necessità di transitare
nella Ztl per le più svariate ragioni (carico e scarico, per
esempio), e si richiede al numero verde 800 381500 entro le 48 ore
successive al passaggio.
Le
oltre 3.300 multe, però, fanno sorridere le casse di Palazzo
Gentile, che in tre mesi si sono gonfiate di ben 100mila euro, poco
più di 30mila euro al mese.
Con
questo incasso, per nulla previsto, da corso Vittorio Emanuele fanno
sapere che si metterà (anche) mano alla segnaletica stradale.