Con il voto di giovedì, la Camera ha approvato il ddl delega al governo sul nuovo processo civile. Con il prossimo voto al Senato, sarà operativa la tanto attesa riforma che punta a rendere più rapida e più efficiente la giustizia civile.
Tra le principali novità:
Nasce il Tribunale per la famiglia, che avrà competenza sulle materie che riguardano i minori, la persona e la famiglia.
Il processo in primo grado sarà più snello: le controversie più semplici saranno decise dal giudice monocratico esclusivamente con rito semplificato. L’udienza di prima comparizione delle parti dovrà essere fissata entro tre mesi. Le controversie più complesse, saranno decise dal tribunale collegiale secondo il rito ordinario.
Cause di lavoro: nelle controversie individuali di lavoro sarà possibile la negoziazione assistita tramite avvocati. Per le controversie sui licenziamenti illegittimi ex art. 18 viene prevista una corsia preferenziale.
Appello e Cassazione: anche in appello sarà il giudice monocratico a decidere le controversie di minore complessità giuridica. Il filtro in appello viene rafforzato, prevedendo che il contraddittorio prima della decisione di inammissibilità. Previsti criteri di maggior rigore per ciò che riguarda eccepibilità delle questioni pregiudiziali di rito.
Esecuzione forzata: i beni immobili saranno venduti con modalità telematiche. Prevista l’impignorabilità dei beni di uso quotidiano e degli animali d’affezione, la liberazione degli immobili pignorati (salvo si tratti di prima casa).
Decreto ingiuntivo: sarà più efficace.
Atti sintetici: introdotto il principio della sinteticità degli atti, che vale per le parti e anche per il giudice.
Rafforzato il processo telematico: prevista una serie di principi tecnici, in particolare il sistema di riconoscimento vocale per la verbalizzazione. Più facile la partecipazione all’udienza a distanza.
Ai tribunali che lavorano di più e smaltiscono le cause arretrate andranno più risorse per l’incentivazione del personale.
Addio ai processi lumache e alle cause civili che arrivano a durare fino a 7 e anche 10 anni. Avremo una giustizia più semplice e più veloce. Il processo civile sarà più rapido ed efficiente attraverso un profondo cambiamento del primo grado di giudizio e dell’impugnazione.Si tratta di una riforma attesa da decenni, che renderà più moderno il nostro Paese, con ricadute importanti sulla crescita.