Immaginate un luogo dove la società civile ha la
possibilità di portare idee per lo sviluppo della città; un luogo dove
migliorare la conoscenza che la città ha della città stessa; un luogo dove
poter proporre mostre, seminari, fenomeni conoscitivi del territorio, creare
percorsi progettuali e focus di approfondimento.
Finalmente tutto ciò esiste, è tangibile, ed è situato
al primo piano dell’Ufficio Anagrafe in piazza Marconi: è l’Urban Center.
«A
settembre abbiamo approvato un atto di indirizzo che conduce verso il Pug (Piano Urbanistico
Generale) che tiene conto
della partecipazione attiva – ha spiegato l’assessore all’urbanistica,Nicola Parisi -. L’Urban Center è un processo d’ufficio che
vuole costruire delle idee attraverso il Sym (Smart Young Minds), cioè un
gruppo (al momento) di trenta persone formato da professionisti e laureandi del
settore dell’architettura e dell’ingegneria. Una buona occasione per costruire
un nuovo piano urbanistico che non viene modificato da ormai quarant’anni».
Il progetto è stato inaugurato ieri sera in
concomitanza con l’ufficializzazione della nostra città a Capitale Europea dei Giovani: «Oggi
celebriamo un contenitore che consegnerà le proprie idee alla città, sfruttando
lo spazio del Torrione Angioino, occupato fino a poco tempo fa con una mostra
permanente, sposando una visione dei lavori pubblici importante – ha commentato
il sindaco, Michele Abbaticchio –. Questo sarà un anno particolare: veniamo
da tre anni di precedenti finanziamenti e ora dobbiamo sfruttare al massimo la
nuova programmazione. Partiamo proprio dal patto città – campagna, dove la
nostra città è capofila assieme a Molfetta. È una scommessa, un progetto
urbanistico che ha l’obiettivo di ripopolare la parte rurale della città che si
affaccia su un parco regionale; riqualificare una parte di Bitonto che parte da
piazza Castello, passa per Porta la Maya e l’ex Macello e finisce a piazza
Caduti del Terrorismo».
Parte integrante del progetto è anche il Dipartimento
dell’Ingegneria Civile e Architettura di Bari che è stata individuata per l’affidamento e affiancamento gestionale
e formativo, nell’intero processo di redazione del Documento Programmatico Preliminare (Dpp) per il Pug: «Fare relazione tra Università ed Ente è un modello
intelligente poiché vengono coinvolti i giovani che realmente sono il nostro
prodotto formativo – ha dichiarato il Rettore del Politecnico, Eugenio
Di Sciascio -. Vogliamo giocare
la nostra partita con voi, rispettando i nostri ruoli: le scienze politecniche
sono una ricchezza e portano competenza, coscienza e conoscenza sfruttando le
competenze di tutti».
«Costruire
un progetto di spazio fisico, di comunità, riconoscere i valori del territorio
è estremamente complesso – aggiunge Francesca Calace,
professore associato di Urbanistica -. In questo modo, però, assume un carattere
innovativo straordinario, diventa multidisciplinare e consente al Politecnico
di fare formazione, di essere di supporto ed essere da garanzia per il
territorio. È nostro interesse costruire una conoscenza multidisciplinare: il
piano paesaggistico, insediativo, sociale ed economico hanno bisogno di una
attività di regia, di un contributo metodologico e l’unicità di questa
esperienza deve essere un punto di partenza».
Dei buoni risultati si sono già ottenuti su Bari: «L’intento è quello di metterci in rete
rispetto a questi approcci che vedono i cittadini come parte attiva di un
progetto e non come chi subisce le decisioni politiche dall’alto – ha commentato
l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, Carla Tedesco -. A Bari
abbiamo una sede provvisoria, ma speriamo di inaugurare il nostro Urban Center
nell’ex Caserama Rossani. La città Metropolitana è in fase di assetto, ma
dobbiamo costruirla insieme, dal basso, facendo rete e Bitonto è nostra sorella
anche per la Lama che ci unisce».
A nome di tutti i consiglieri presenti ha parlato l’ing.Francesco Cuoccio, attuale
presidente del consiglio comunale: «Sono
felice di veder concretizzata un’idea che era nella nostra mente da molto
tempo, mi dispiace questa sera di non vedere tra noi il dirigente Giuseppe
Sangirardi, ma gli eventi tristi degli ultimi giorni l’hanno tenuto lontano da
questa serata».
Per la prima volta, in un progetto “tecnico” vi è anche
una parte umanistica, grazie alla presenza di un team di psicologi: «Nell’immaginario collettivo lo psicologo è
colui che cura il disagio, piuttosto è colui che studia il disagio dell’individuo
e di come l’ambiente, in senso lato, possa influire sul comportamento umano, come
il nostro benessere può dipendere dall’ambiente circostante – ha spiegato Vanda Vitone, vicepresidente dell’Ordine
degli Psicologi di Bari -. Lo psicologo
affianca i professionisti nella progettazione, aiutando a capire i processi di
psicopatologia umana e sociale, provare a risolvere le situazioni di periferie
degradate a rischio delinquenza e, quindi, a riqualificarle».
Ieri sera, al termine del convegno, è stata aperta al
pubblico la mostra “Renew Urban”, un prototipo sperimentale elaborato dal
Politecnico di Bari sull’adeguamento strutturale ed energetico integrato degli
edifici a telaio cementizio.
L’Urban Center di Bitonto, situato al primo piano dell’Ufficio
Anagrafe, resterà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.