Proseguire l’azione intrapresa nei
confronti della CERIN S.r.l.
A
pochi giorni dallo scandalo che ha colpito l’ex società di
riscossione ai tributi del Comune di Bitonto (e non solo), con i
Colapinto, Giuseppe Donato e Mario, rispettivamente di 62 e 35 anni,
ai domiciliari con l’accusa di peculato continuato, da Palazzo
Gentile lanciano una nuova offensiva.
Il
4 febbraio, infatti, la giunta comunale ha deciso di proseguire,
senza se e senza ma, la battaglia per “aggiornare la
documentazione relativa ai contratti di conto corrente postale
dedicati intrattenuti dalla Cerin, nonché per rientrare in possesso
dei dati necessari al fine della ripresa diretta gestione del
servizio da parte dell’Ente”, andando
avanti ancora più spedita.
Quest’azione,
in realtà, nasce nel 2014, allorché dal Comune, dopo non aver
rinnovato il contratto alla Cerin e aver internalizzato il servizio
tributi, lamentano più volte il non corretto comportamento dell’ex
concessionario, reo di non aver trasmesso tutte le carte e documenti
del caso in loro possesso.
Accanto
a tutto ciò, l’amministrazione Abbaticchio chiede anche di poter
accedere ai conti correnti della società. Si arriva a giudizio, ben
due volte, a novembre dello stesso anno, ma il giudice, seppur
“ritenendo ammissibile il ricorso ex art.
700 c.p.c. proposto dal Comune, lo ha rigettato ritendo che nella
fattispecie non sussisterebbe ilpericulum in mora”. Secondo
il tribunale di Bari, in pratica, non c’erano gli estremi per
riconoscere un eventuale danno causato dal ritardo.
Ebbene,
anche alla luce degli ultimi accadimenti, da corso Vittorio Emanuele
hanno deciso di “proseguire l’azione
intrapresa nei confronti della CERIN S.r.l., ed in particolare di
instaurare procedimento di merito sulle medesime questioni oggetto
della conclusa fase cautelare, riservando ogni altra iniziativa ed
azione di risarcimento del danno anche al fine di ottenere il
pagamento delle penali pattuite”.
L’azione sarà portata
avanti sempre dall’avvocato barese Riccardo Pezzuto.