Da quando è diventato Centro di Servizi sanitari territoriali, l’ospedale di Bitonto è sempre nell’occhio del ciclone.
Spoliazione inesorabili di reparti e professionalità, depauperamento costante e incessante, piani regionali di riordino che, in realtà, sono di sgombero, sempre meno migliorie alla struttura e non solo.
Insomma, un disastro, soprattutto politico.
Poi, però, arrivano notizie come questa e capisci che, se chi vi lavora – sempre con passione e abnegazione, nonostante lo sfacelo che rovina tutt’intorno – veste un camice bianco è perchè, forse, deve avere qualcosa a che fare con gli angeli.
Ieri, dopo mezzogiorno, una famiglia disperata giunge al punto di primo intervento.
In braccio alla mamma c’è una bambina minuscola, venuta al mondo da appena due mesi.
Una goccia di latte, finita di traverso, le sta rubando crudele il respiro.
Seguono attimi tremendi e infiniti.
I due medici e i cinque infermieri in servizio comprendono immediatamente la gravità del momento – quasi inutile sarebbe stato trasportarla in chissà quale altro nosocomio, magari più attrezzato del nostro – e s’adoperano industri affinché la “cucciola” bellissima possa tornare a prendere aria.
Ce la fanno.
Ed è il miracolo che solo gli uomini possono compiere: il miracolo del cuore…