Stasera, alle ore 20,30
al Teatro Traetta di Bitonto, nell’ambito
del programma “Memento 2016“ promosso dal Comune di Bitonto , va in scena lo
spettacolo del Teatrermitage IL CANTO DEL LAGER
con Vito
d’Ingeo, Raffaella Giancipoli, Bruno Soriato, Loris Leoci , direzione di scena
di Riccardo Mastrapasqua, regia di Vito d’Ingeo .
Dal 10 dicembre 1963 al 20 agosto 1965 si svolse a Francoforte sul
Meno un processo contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz.
Per la prima volta la Repubblica federale tedesca affrontava in maniera
impegnativa la questione delle responsabilità individuali, dirette, imputabili
a esecutori di ogni grado, attivi nei recinti di Auschwitz. Nel corso delle 183
giornate di processo vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali scelti tra
i 1500 sopravissuti del Lager.
Lo
spettacolo è la ricostruzione della vita quotidiana del campo di Auschwitz.
Rievocata, nel processo a un quarto di
secolo di distanza, da chi vi aveva
partecipato come vittima, aguzzino o complice degli aguzzini stessi.
L’inferno del maggiore Lager, del Lager per antonomasia, è disegnato nella sua
estensione e profondità, le sue installazioni descritte con rigore catastale,
l’iter del detenuto, anzi dello Háftling, se vogliamo conservare come titolo
d’onore, questa qualifica che ha accompagnato nella morte milioni di innocenti,
minuziosamente tracciato, dalla sosta sulla banchina ferroviaria al forno
crematorio.
Accuse, testimonianze, difese si dispongono in un susseguirsi che alla prima
apparenza sembra anonimo ed incolore, ma in realtà nel suo metodico incalzare
giunge ad una tensione drammatica e morale altissima: la testimonianza si
trasforma in poesia e la poesia integra ed approfondisce la storia.
Un esempio di teatro civile per raccontare e ricordare, di nuovo e ancora, per
sempre; perché il difetto di conoscenza e di memoria può ancora generare
mostruosità.
Ingresso
libero. Info: www.comune.bitonto.ba.it – fb Memento – fb teatrermitage –
340.8643487