“Amicizia, amore, integrazione, pace, solidarietà” sono
le parole che campeggiano sui muri dell’Auditorium della scuola media Rutigliano.
Poche lettere, realizzate con cartoncini dai colori
sgargianti, che nascondono un mondo, un nuovo mondo da costruire insieme.
Perché “integrazione” non può essere solo una parola.
Lo sa bene la professoressa
Annamaria Ferrante, grazie alla quale ieri gli alunni della Rutigliano
hanno potuto seguire una lezione speciale.
Per un giorno, via libri e giornali. Il dramma dei migranti si apprende dalla viva voce di chi l’ha vissuto
e da chi cerca quotidianamente di rendere la loro vita più dignitosa.
Ospite di questa giornata speciale è stato infatti J., uno studente senegalese di 26 anni
che, sfidando il Mediterraneo, ha cercato una vita migliore in Italia.
«È
stato un viaggio pericoloso, lungo e difficile» ha
spiegato in italiano, la lingua che ha cercato subito di imparare per capire e
farsi capire.
«Ogni
giorno quando mi sveglio penso alle persone che conoscevo e sono rimaste in
mare. Ho lasciato il mio Paese perché c’era la guerra tra tanti gruppi etnici.
La mia famiglia è rimasta lì. Quando sono arrivato in Italia, ho ringraziato
Dio perché ero vivo».
Finalmente aveva toccato quella terra tanto sognata, che
ama per la sua cultura, ma in cui ha conosciuto anche il razzismo di alcune
persone.
Per fortuna, però, J. ha anche trovato persone e
associazioni pronte ad aiutarlo.
È il caso della cooperativa
sociale Auxilium, guidata da Sante
Sabatino, responsabile del progetto.
Come spiegato dalle operatrici Rossella Fanelli e Rossella
Avellis, l’Auxilium opera per l’integrazione dei rifugiati, offrendo per 6
mesi alloggio, corsi di lingua italiana, attività ludiche.
Indispensabile per la cooperativa, che conta 10 operatori
e circa 70 accolti, è anche la collaborazioni con altre associazioni sensibili
al tema.
Tra queste, rientra l’associazione Progetto Continenti, rappresentata da Mimma Torres.
Nei Paesi del Sud del mondo, l’Associazione svolge attività di promozione
dello sviluppo sociale, economico e sanitario, con progetti che hanno come
fine principale il coinvolgimento, l’emancipazione, la promozione, l’alfabetizzazione, l’acculturazione
delle popolazioni locali.
Durante la mattinata, non sono mancate anche letture a
tema e la visione di elaborati realizzati dagli alunni.
Infine, il tema dell’emigrazione è stato declinato in
musica. Prima con l’ascolto della canzone “Emigrante”, composta dal cantautore
bitontino Emilio Garofalo, poi con
l’esibizione dei Dialett Story.
Il gruppo folkloristico bitontino ha infatti scritto per
l’occasione la canzone “Emigrazione”, applauditissima dai
piccoli della scuola Rutigliano.
Finale a sorpresa con un fuori programma. Trascinati
dall’entusiasmo dei ragazzi, i Dialett Story hanno concluso l’evento con
l’esecuzione de “La dieta mediterranea”, brano che ha conquistato l’Expo
arrivando secondo nel progetto “A scuola con l’expo” e ricevendo una menzione
speciale.