C’è
il sindaco Michele Abbaticchio il “gambero”, che dal 2014 si è
dimezzato lo stipendio da primo cittadino e che da quando ha assunto
la carica si è “impoverito”.
Ci
sono cinque assessori che percepiscono lo stipendio intero (quasi
2.500 euro mensili), mentre altri soltanto a metà o giù di lì.
C’è
lo stipendio dei Consiglieri comunali, con Filippo D’Acciò,
Francesco Gala e Giovanni Ciccarone che sono i “Paperon de
Paperoni” dell’emiciclo cittadino.
Con
l’aggiornamento – gli ultimi giorni del 2015 – della sezione
“Trasparenza” del sito istituzionale del Comune, è possibile
spulciare gli stipendi, il reddito, i compensi e gli incarichi dei
pubblici amministratori.
E le
sorprese non mancano, così come già segnalato dalla “Gazzetta
del Mezzogiorno” qualche
giorno fa.
Il
“caso” del sindaco. La
prima è quella relativa a Michele Abbaticchio. Alla voce “Emolumenti
per la carica”,
infatti, si legge che il primo cittadino, fino al 6 luglio 2014,
percepiva uno stipendio di quasi 4mila euro mensili. Drasticamente
ridotto, poi, a meno di 2mila. E anche gli incarichi che nel
frattempo ha accumulato (Conca barese, poi lasciata, Ato rifiuti,
Avviso Pubblico e Città metropolitana) risultano essere senza
retribuzione.
Non
è tutto, perché anche il reddito annuale è andato via via
scemando. Se nel 2012 – anno di insediamento – era di 83mila euro
annui, nel 2014 si è attestato a poco più di 53mila.
Gli
assessori: tra stipendio e reddito. Andando
a spulciare tra gli assessori, invece, si scopre che Maria Gaetana
Murgolo, il primo vicesindaco dell’esecutivo Abbaticchio, percepiva
uno stipendio mensile ridotto, e pari a poco meno di 1.500 euro. Il
suo successore Rosa Calò, invece, in carica dall’8 maggio 2013, ha
“copiato” la sua scelta fino al 31 agosto dello stesso anno, per
poi passare allo stipendio pieno, quasi 3mila euro mensili.
Sono
cinque gli assessori che percepiscono la piena indennità di funzione
(quasi 2.400 euro mensili, e sono Incantalupo, Mangini, Fioriello,
Daucelli e Nacci, che però è stato “licenziato” ad agosto
scorso), così come faceva l’ex presidente del Consiglio e già
consigliere Vito Palmieri. L’ex titolare all’Istruzione, Vito
Masciale, si fermava a poco più di 1.100 euro al mese, lo stesso di
Francesco Scauro e Nicola Parisi.
A
livello di redditi, invece, è proprio Scauro il più ricco, con
quasi 89mila euro dichiarati nel 2014, a fronte dei 35mila del
vicesindaco, 25mila del titolare all’Urbanistica, i 28mila di
Daucelli e Incantalupo.
La
“ricchezza” dei Consiglieri. Spostandoci,
invece, sulle poltrone consiliari, a farla da padrone è Filippo
D’Acciò, con gli oltre 90mila euro percepiti, davanti a Francesco
Gala, che si ferma a “soli” 75mila euro, e a Giovanni Pompeo
Ciccarone con 66mila.
Il
capogruppo del Partito democratico, Francesco Paolo Ricci, ha
dichiarato nel 2014 un reddito da prestazioni lavorative di 28mila
euro, mentre il consigliere regionale Domenico Damascelli poco meno
di 14mila.
I
più “poveri” sono Luigi Febbrile, Christian Farella e Francesco
Paolo Cuoccio, il cui reddito imponibile nel 2014 è stato di 3.500
euro.
Per
quel che riguarda la voce “Rimborso
chilometrico delle spese di viaggio”, l’emiciclo
ha chiesto, per tutto l’anno 2015, poco più di 1.640 euro.
Costo
commissioni consiliari. In
dieci mesi di attività, da gennaio a ottobre 2014,sono stati erogati
2474 gettoni di presenza, pari a circa 100 sedute, circa 10
commissioni al mese. La spesa complessiva è di 99 mila euro.