Sorriso, silenzio e successi.
Forse, la formula magica di Pasquale Roberto Rutigliano è tutta compresa in queste tre parole.
La fatica ascetica di chi misura il mondo a passi tutt’altro che tardi e lenti non corruga mai il volto di questo atleta sincero.
Podista per destino eccelso, il bitontino non ha mai smesso di correre sin dai tempi della giovinezza, quando cercava disperatamente spazi in questa città avara di luoghi idonei per chi ama l’atletica.
Eppure, Pasquale sorride sempre e, nel raccoglimento quasi monastico della disciplina olimpica per eccellenza, trova il modo per andare sempre avanti.
Ogni traguardo è una nuova partenza.
Dal 2008 ad oggi, infatti, continua a collezionare successi senza posa.
Da Budapest a Firenze, passando per Venezia e Atene, è tutto un vorticare di tempi eccelsi e avversari schienati.
L’ultimo trionfo, qualche giorno fa, al “Corriolimpiaeur”, dove Rutigliano ha coperto i 10 chilometri del percorso in 31′ 42″, dinanzi agli atleti laziali Fioravanti e Ciuti, in questo derby del vento nella struggente cornice dell’Urbe, che già 55 anni or sono vide pestare pietre antiche i piedi scalzi del mitico Abebe Bikila.
Così, Pasquale Roberto Rutigliano continua a sfidare Crono con lucente onore in nome dell’esercito italiano e della nostra nazionale d’atletica, oltre che della nostra città. E noi per questo gli rendiamo grazie…