Non tutti i Babbi Natali sono uguali.
Ci sono quelli dei grandi centri commerciali e delle strade dello shopping, con la vocina che ammalia i bambini come un serpente a sonagli e tutt’intorno luci intermittenti che accecano gli occhi e l’anima.
Poi, ci sono i Babbi Natali più bizzarri, quelli che accettano di indossare un vestito magari non proprio perfetto e di precipitarsi a passo lesto nelle periferie del mondo, per donare più sorrisi e speranza che veri e propri giocattoli.
Uno di questi ultimi lo abbiamo incontrato ieri a Palombaio, insieme a due amici elfi, intento a distribuire cioccolate e piccoli doni ai bambini della frazione, con un’attenzione particolare ai meno fortunati, agli ultimi e ai “dimenticati” della società.
L’iniziativa, dal titolo “Natale dei Talenti”, è stata promossa dal VII Settore servizi Sociali del Comune di Bitonto, con la collaborazione del Comitato di Quartiere, e ha visto una grande partecipazione da parte della cittadinanza.
Soddisfatta ne è stata soprattutto la dott.ssa Monica Coletto, presidente della cooperativa Madi, che segue 54 bambini della frazione in condizioni di marginalità e devianza minorile, alle cui famiglie sono stati donati anche pacchi di alimenti: “Il Comune svolge quasi tutte le iniziative di questo tipo a Bitonto, noi invece operiamo qui da diversi anni, con situazioni drammaticissime. Per esempio, bambini che non hanno mai ricevuto un dono di Natale. Così, quest’anno , abbiamo deciso che questo giorno di festa doveva essere per loro e soprattutto nel loro territorio”.
“Finalmente è arrivato Natale anche per noi”, ha esclamato un bambino, incantato dinanzi al suo regalo.
Poche e semplici parole, che racchiudono il senso più profondo di questa festa cristiana e ci invitano a tralasciare il superfluo.