“Il governo è riuscito a violare tutte le regole dei lavori durante la stesura dell manovra finanziaria”. È quanto ha dichiarato in Aula il deputato del M5S Francesco Cariello, durante il suo intervento in qualità di relatore.
“In particolare – ha aggiunto – è stata stravolta la regola che vieta in maniera assoluta di modificare l’entità dei saldi. Parliamo di miliardi di euro e non di piccoli aggiustamenti: si passa, infatti, da un livello massimo del saldo netto da finanziare, al netto delle regolazioni contabili, debitorie e dei rimborsi IVA, per il 2016, di 32 miliardi di euro ad un valore di 35,4 miliardi, con un conseguente aumento del livello massimo del ricorso al mercato finanziario che raggiunge la cifra di 278,4 miliardi. Il tutto si tradurrà in un aumento dell’indebitamento netto del prossimo anno al 2,4% dal 2,2% previsto”.
Sulle clausole di flessibilità a cui il governo si è appellato per giustificare l’indebitamento, il deputato ha affermato che “In caso di mancate condizioni per l’utilizzo delle clausole concordate in sede europea bisognerà fare una manovra riparatoria”.
“Il M5S – ha concluso – non è contrario per principio alla spesa in deficit ma pone il problema del come quei soldi verranno spesi. La Costituzione recita che l’attività economica dello Stato deve essere indirizzata e coordinata a fini sociali e non ripartire le risorse in base alle richieste dei questuanti, delle fondazioni e delle banche”.