In un clima crepuscolare di serenità dicembrina, sempre un po’ vago e brumoso, ammantato dell’odore acre del crepitante falò di Santa Lucia, si è dato il là, tre giorni orsono, al Presepe vivente di Mariotto, geloso ricettacolo di antiche vestigia rinvigorite da una tradizione capace di stagliarsi, sacra e secolare, sulla superficie della spoglia quotidianità.
Àuspici i primi bagliori nella cava vacuità del cielo di Mariotto, un bel gesto ha avuto luogo, proprio mentre la luna cominciava a spandere una delicata e tepida doratura sulla serata e sugli astanti infreddoliti accorsi al fuoco.
Nel presenziare al momento inaugurale del presepe mariottano, il sindaco Michele Abbaticchio ha voluto consegnare nelle mani di Franco Altamura, storico patron di tutte le ventisette, consecutive, edizioni del presepe mariottano, una pergamena di riconoscimento in nome dell’amministrazione comunale e della città di Bitonto, “per la grande dedizione civica da questi mostrata in tanti anni di organizzazione del Natale a Mariotto”. L’amministrazione comunale ha inteso così mostrare vicinanza e sostegno concreto allo storico evento che avrà luogo nella frazione bitontina durante il periodo natalizio, rinsaldando il legame di antica amicizia e stima verso l’organizzatore, e superando così alcune incomprensioni degli ultimi anni.
Particolarmente felici di come siano andate le cose, si sono mostrati i pochi altri organizzatori che collaborano alla kermesse natalizia, e molti cittadini mariottani, tra cui il Cav. Paolo Iuso che da Firenze fa sapere della sua grande soddisfazione nell’aver appreso dell’onore tributato a un suo illustre concittadino.
Il merito da tutti riconosciuto a Franco Altamura sta nell’aver insistito con caparbietà nell’organizzazione del Presepe, laddove tutti abdicavano, specie in contesti storici (e periferici) non sempre incoraggianti. Egli ha mostrato in questi anni di essere quel cittadino capace ad un tempo di fervore civico e cordiale umanità, la vecchia generazione che sa dialogare con la realtà emergente dei giovani e delle associazioni.
E Franco lo fa, e continua a farlo, con abnegazione quasi religiosa, tutti gli anni, rendendosi latore, con la sua creatura “vivente”, del più fascinoso dei messaggi di pace e concordia: Cristo è venuto al mondo!… Passando per Mariotto.