“La
frode sulla quale sta indagando la Procura di Torino che riguarda la vendita
del falso olio extravergine di oliva è un ulteriore richiamo alla necessità di
moralizzare il settore e di fare pulizia di tutti quegli operatori che mettono
in atto comportamenti commerciali illegittimi, truffaldini, irresponsabili e
dagli effetti economici e di immagine devastanti per gli olivicoltori italiani”.
Così il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO) Gennaro
Sicolo ha commentato la notizia della iscrizione nel registro degli indagati di
alcuni rappresentanti legali di importanti aziende industriali attive nel settore
della produzione e commercializzazione dell’olio di oliva.
“La piaga della
contraffazione e delle frodi sta determinando delle gravi conseguenze per gli
olivicoltori italiani, sottoposti ad un processo di concorrenza non solo
sleale, ma anche delittuosa – ha sottolineato Sicolo -. Alla lunga, questo andazzo
porta al declino del nostro settore ed all’abbandono dell’attività da parte dei
produttori onesti che non hanno armi per difendersi. Noi di CNO siamo in prima
linea nel combattere queste operazioni di raggiro, rivolte non solo nei
confronti dei produttori, ma chiaramente anche degli ignari consumatori. Anche
questa volta il Consorzio degli Olivicoltori Nazionale non starà fermo e
tutelerà gli interessi dei produttori italiani in tutte le sedi e con ogni
mezzo”.
Il CNO è già parte civile in un processo per un caso di frode
commerciale scoperto nel 2013 in Toscana ed ha al proprio interno una task
force per seguire questi eventi e mettere in atto iniziative di contrasto.
“L’indagine in corso è il frutto di un lavoro intelligente, perseverante e
coraggioso del Procuratore Guariniello, dei carabinieri del Nas di Torino e
delle Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, ai quali esprimo la gratitudine e
l’apprezzamento a nome degli olivicoltori rappresentati da CNO. Vorrei
evidenziare – ha concluso Gennaro Sicolo – la necessità di mettere in campo anche
altre iniziative per debellare tali fenomeni. Mi riferisco in particolare ad
una campagna di sensibilizzazione dei consumatori e dei responsabili di
acquisto, i quali devono essere messi in condizioni di riconoscere l’autentico
olio extravergine di oliva italiano ed essere consapevoli che dietro un prezzo
conveniente si celano truffe e inganni. E’ arrivato, inoltre, il momento di
rendere più selettiva la classificazione degli oli di oliva. Ho proposto in
sede internazionale di abbassare a 0,5 il limite massimo di acidità per l’olio
extravergine”.
Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (CNO) Il CNO riunisce su tutto il
territorio nazionale 24 organizzazioni di produttori, di livello provinciale,
interprovinciale e regionale. Gli olivicoltori aderenti sono 135.000 e
gestiscono complessivamente circa 140.000 ettari di oliveti. Il CNO è attivo
nella trasformazione, valorizzazione e commercializzazione dell’olio extra
vergine di oliva, attraverso i singoli soci, le cooperative aderenti e le O.P.
operanti sul territorio. Con il marchio “Terre del Sole”, il CNO distribuisce
sette diverse referenze di propri prodotti. Inoltre partecipa alla struttura
industriale Finoliva Global Service, la quale è partner di aziende leader nel
settore della distribuzione organizzata e della trasformazione alimentare.