Dal Gruppo regionale di Forza Italia riceviamo e pubblichiamo.
“Sono indignato e non accetto che qualcuno voglia derubricare la mozione di oggi in Consiglio regionale ad atto anti-discriminazioni perché non è così. Infatti, ci hanno chiesto di aderire alla rete Ready per la promozione nelle scuole della teoria Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e trans gender). Per quanto mi riguarda, essendo un tema che interroga le coscienze personali di ognuno, è a dir poco inconcepibile“.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“La mozione presentata in aula –aggiunge- è l’adesione ad una carta di intenti che dico con chiarezza di non condividere e verso cui esprimo il mio personale dissenso. Sono contro ogni discriminazione e atto di intolleranza e ritengo che nel privato ogni persona debba avere la libertà di vivere come ritiene. Tuttavia, oggi siamo stati chiamati ad esprimere un voto su una questione diversa ovvero promuovere il gender in modo costante: la teoria gender nelle scuole sarebbe un atto grave della politica, che entra a gamba tesa dando un indirizzo culturale per la formazione dei ragazzi sino al punto, addirittura, di proporre un modello sociale diverso da quello comunemente condiviso e giungendo al paradosso di discriminare la famiglia tradizionale. E’ allarmante un intento pedagogico che insegua l’idea di annientare la rilevanza sociale della famiglia come intesa anche dai padri costituenti nella nostra Carta Fondamentale. Così come Emiliano e tutto il centrosinistra dovrebbero spiegare ai pugliesi come mai la teoria gender nelle scuole sia diventata una priorità assoluta per la Giunta. Mentre si moltiplicano i problemi che attanagliano i cittadini, a partire dalla disoccupazione, ci si preoccupa della tutela e promozione del gender. Tutto ciò è inconcepibile –conclude Damascelli- e basta per tracciare un bilancio di quattro mesi dell’attuale giunta regionale“