L’allarme
– a dire la verità – è passato un po’ inosservato.
Eppure
non è cosa di poco conto: Bitonto potrebbe perdere anche la sede
dell’Agenzia delle Entrate. Lo hanno fatto notare il consigliere del
Partito democratico Franco Natilla durante il Consiglio comunale di
fine settembre e, qualche giorno più tardi, l’ex assessore al
Bilancio Nicola Antuofermo (http://www.dabitonto.com/cronaca/r/ma-bitonto-perdera-anche-l-ufficio-distaccato-dell-agenzia-delle-entrate-di-via-dossetti/7313.htm).
Entrambi
hanno chiamato in causa l’amministrazione comunale, soprattutto per
aver disertato un presunto incontro decisivo per le sorti dello
sportello in programma lo scorso mese di marzo.
«Il
Partito democratico – sottolinea Michele Daucelli, titolare alle Finanze – come al solito
fa disinformazione. L’incontro di marzo serviva soltanto per rinnovare la
convenzione, cosa che noi stiamo facendo. Non essere stati presenti
non significa non fare le cose che si devono».
Già,
ma è vero che la città dell’olio perderà un fondamentale servizio
che consente chiedere
il codice fiscale, la tessera sanitaria, registrare ogni tipo di
contratto, presentare dichiarazioni di successione, protocollare
istanze di ogni tipo, chiedere delucidazioni su comunicazioni e
avvisi dell’Agenzia delle Entrate, sistemare eventuali errori
commessi?
«Purtroppo
il rischio è concreto – spiega
l’assessore – perché
la direzione centrale ha deciso di chiudere tutte le sedi
periferiche, e quindi anche quella di Bitonto, che come funzionalità
è una delle migliori e serve un numero altissimo di clienti. La
possibilità non riguarda soltanto la nostra città ma tutte quelle
che possiedono una sede periferica. E la volontà è unicamente della
direzione centrale».
«Non
si sa ancora – continua
– quando
questo accadrà. Potrebbe accadere a fine anno, a marzo o la prossima
estate. Nessuno può dirlo, anche perché al momento c’è solo un
alto rischio ma certezze non ve ne sono».
Se
ci sarà il passaggio da rischio concreto a cosa certa, il Comune
però non starà a guardare. «L’assessore
al ramo – conclude
con un pizzico di amarezza Daucelli, il primo a essere tirato in
ballo per questa vicenda – è
già andato alla direzione regionale per interfacciarsi con gli
uffici anche per capire bene il da farsi.
La nostra idea è attivare
uno sportello telematico, con modalità ancora tutte da studiare».