Una storia inedita, una favola d’altri tempi che ha
ricordato alcuni dei grandi classici Walt Disney, ma proposta per la prima
volta al Teatro Traetta e targata D.A.S.
L’Accademia “Danza Arte e Spettacolo” ha infatti
proposto il musical dal titolo “Il Principe Luke ed il regno del no” la scorsa
domenica al Traetta, registrano sold out e deliziando il grande pubblico con la
preparazione e la simpatia innata degli attori, perfettamente a proprio agio e
credibilissimi in ogni ruolo, che hanno saputo con estrema bravura alternare
recitazione, canto e ballo.
Il principino Luke, dopo la morte prematura di suo
padre eredita il regno di Portobello. Sopraffatto dal dolore della recente
perdita e dall’importanza del ruolo ricoperto, Luke si mostra inizialmente
inadeguato al trono, collezionando le antipatie dei sudditi e facendo
conquistare al suo regno l’appellativo di “il regno del no”. Adirata per
l’insolenza e la superiorità del principe, la fata Calypso lo trasforma in
rospo e riserva la stessa sorte anche al suo fido amico Don, che, nonostante le
ritrosie di Luke, continuerà a supportarlo e ed affiancarlo nell’avventura a
cui, ignari, andranno incontro.
Dopo una serie di peripezie, solo ad uno dei due
simpatici rospetti, giunti dinanzi alla corte dei giudici del contenzioso, sarà
data la possibilità di tornare umano. Senza neppure pensarci Don chiede ai
giudici di salvare il principe e lasciare che il destino di rospo incomba su di
lui, ma i giudici, capita la bontà dell’animo di Don, decretano il contrario e
lasciano che Luke tenti da solo di riscattare il suo animo. E infatti, solo
quando, in un’impresa eroica, il principe dà la vita per salvare quella del suo
popolo, potrà tornare ad abbracciare sua madre. Il finale, dunque, non tarda ad
arrivare ed il regno del no diviene regno del sol.
Un concentrato di valori importanti, quali l’amicizia,
l’umiltà, il rispetto e la fedeltà, ben espressi nel musical e particolarmente
calzanti al cast giovane.
Scritto e diretto da Silvia Cuccovillo, lo spettacolo
ha ancora una volta dimostrato quanto vincente sia lo staff dell’Accademia di
Clelia Caiati, direttore artistico e ideatrice delle coreografie, che ha
presentato ed elogiato il lavoro della collega Mariangela Aruanno, direttore
musicale e vocal coach, entrata da poco a far parte di D.A.S.
«Sono felice ed emozionata perché dopo anni torniamo a
calcare il palco del Traetta,» – ha affermato la presidente dell’Accademia
Clelia, «dato il numero di allievi della nostra scuola, infatti, siamo spesso
costretti ad appoggiarci a strutture più grandi ma fuori Bitonto. Tuttavia la
mia è una scuola fatta di artisti bitontini con la missione di scovare talenti
nel nostro paese natale». Presente anche il sindaco Michele Abbaticchio, che ha
fatto il suo personale in bocca al lupo ai ragazzi, precisando che lo
spettacolo di domenica ha ufficialmente aperto la stagione invernale di prosa
al Traetta e ringraziato la scuola per l’apporto culturale che, insieme a tutti
gli operatori culturali e turistici, dà alla città.