Diverse stesure (dal regolamento dell’ex consigliere Paolo Intini al disciplinare della Giunta Comunale), discussioni in consiglio, e
poi il regolamento condiviso.
Dopo quasi un anno di gestazione, l’11 marzo 2015, il Regolamento
di concessione e utilizzo del Teatro Comunale Tommaso Traetta è diventato
realtà.
“Una rara
dimostrazione della concretizzazione positiva della tanto declamata
trasversalità”, come ammette il
consigliere Giuseppe Maiorano (Lista
Intini). Ma, a distanza di più di sei
mesi, il regolamento, prodotto sinergicamente da maggioranza e minoranza, c’è…ma non si vede.
A lamentarlo è proprio il successore di Paolo Intini, autore
di un’interrogazione sull’argomento, presentata ieri.
Due le richieste di Maiorano: “conoscere le motivazioni che impediscono (illegittimamente!) l’applicabilità
dell’art.7 del Regolamento”, relativo alla
pubblicazione del calendario d’uso,
e “conoscere quali iniziative la P.A. intenda
intraprendere per assicurare la presenza del Direttore Artistico del Teatro Comunale Tommaso Traetta”, prevista dallo stesso regolamento.
Come prescritto nel documento approvato a marzo, infatti, “annualmente
il Comune, a partire dalla prima
settimana di settembre, pubblica sul sito comunale istituzionale “Comune di
Bitonto”, e su altri eventuali siti ad esso collegati, il calendario dell’uso
del Teatro con l’indicazione delle date, delle attività, dei soggetti attuatori
concessionari, dei costi applicati al pubblico per l’ingresso”. Calendario,
aggiornato poi settimanalmente (normalmente il venerdì) “al fine di assicurare ad altri soggetti aspiranti all’uso del Teatro
tutte le informazioni sulla disponibilità… e sulla sua attività”.
Data la tardiva approvazione del Regolamento, per il 2015 la pubblicazione del
calendario sarebbe avvenuta “dalla prima
settimana del mese successivo”, ossia aprile, ma nulla avvenne, tanto che
lo stesso Maiorano interrogò l’amministrazione in data 12 maggio 2015,
ricevendo come risposta “un elenco, privo
dei costi corrispettivi e fermo ai mesi di maggio e giugno 2015. Dopo di che il
nulla”, nonostante, come riporta lo stesso consigliere, sia “di dominio pubblico che il nostro Teatro è
stato utilizzato anche nei mesi successivi al mese di giugno”.
“La
mancata pubblicazione sul sito
comunale istituzionale “Comune di Bitonto” sviliscel’importanza del Teatro Comunale Traetta come bene di alto valore
socio-culturale, non rispetta i terzi interessati all’uso temporaneo di tale
bene comunale per l’effettuazione di iniziative di comprovato valore culturale,
artistico, sociale ed istituzionale, rende
lacunoso il sistema virtuoso del Parco delle Arti-Bitonto (istituito dalla
Giunta Comunale con propria deliberazione n.92 del 17/04/2013) che mette in
rete i beni culturali del Comune di Bitonto” dichiara nella
stessa interrogazione Maiorano.
“Il
mancato rispetto delle regole, alla base della civile convivenza, è esempio di
diseducazione soprattutto nel rispetto delle nuove generazioni, nonché è
preludio all’insorgenza di comportamenti illeciti ed illegittimi”ricorda inoltre il consigliere, stupito dalla “scarsa attenzione dimostrata dal Sindaco a riguardo della
mancata pubblicazione”.
Stupore provato anche nella mancata nomina di un Direttore artistico
che solleverebbe tra l’altro il primo cittadino dal gravoso ruolo di “supplente”,
come prescritto dallo stesso regolamento. Senza contare che conferendo un “incarico di collaborazione del Direttore
Artistico (anche gratuita?; per chiamata diretta (intuitu personae), previa valutazione del curriculum?; a seguito procedure comparative, previa valutazione
dei curricula?)” o di una Direzione Artistica (pool artistico), il Teatro potrebbe avere“un
assetto organizzativopiù puntuale,
efficace ed efficiente”.
Per
il Comune di Bitonto potrebbe rappresentare inoltre un’opportunità per
assegnare un riconoscimento ai suoi
concittadini illustri“aventi
all’attivo prestigiose esperienze artistiche, a livello comunale e/o
sovracomunale, all’insegna della specificità delle competenze nel ramo teatrale”.
La “governance
artistica”, inoltre, potrebbe delineare un “progetto teatrale ad ampio ed
alto respiro, guidando la programmazione del nostro Teatro, la ricerca
dell’eccellenza artistica e l’innovazione, in un’attività a tutto campo, dalla
divulgazione alla sperimentazione, dalla crescita delle compagini artistiche
(con riferimento anche alle realtà locali), al potenziamento della
programmazione”.
La risposta del sindaco o degli
assessori da egli delegati dovrebbe arrivare, in forma scritta, entro 30
giorni.
Dovrebbe, perché al Comune di
Bitonto difficilmente avviene.
“Il
silenzio del sindaco o degli assessori è l’unica risposta alle interrogazioni
poste dallo scrivente e dal predecessore consigliere comunale Prof. Paolo
Intini” mette nero su bianco Maiorano, che “prima del ricorso all’invocazione di
un intervento della competente Prefettura”, invita ancora una volta a rispondere alle interrogazioni inevase,
anche per offrire riscontri alla città.
“Per un Consigliere Comunale si
ritiene che sia doveroso evitare di ritrovarsi ad annuire e a subire, e senza
nemmeno rendersene conto a rinforzare, incoraggiare ed esaurirsi nel classico “stato di lamentela”. Che è molto
diverso dal prendere coscienza e condividere la ricerca di soluzioni”.