“Altri 187 lavoratori rischiano di essere licenziati entro l’anno e gli stipendi potrebbero subire l’ennesima sforbiciata, arrivando a sfiorare i 1000 euro mensili. Sono queste le ragioni della mia preoccupazione sulla vertenza Bridgestone di Modugno ed è per questo che ho richiesto l’audizione dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico che si è tenuta oggi in IV Commissione”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, promotore dell’audizione considerata dall’assessore quanto mai opportuna in vista dell’incontro presso il Ministero per lo Sviluppo Economico del prossimo 24 settembre, con i vertici della multinazionale e le rappresentanze sindacali.
“L’incontro che si terrà a Roma fra pochi giorni – prosegue – può rivelarsi vitale per il futuro dell’azienda in Puglia: bisogna fare di tutto per ripristinare la serenità occupazionale dei dipendenti e per far tornare a credere nel sistema Puglia la multinazionale giapponese. Il problema, però, deve essere risolto in modo definitivo perché non possiamo permetterci che la medesima vertenza si ripeta in futuro, come successo negli ultimi anni. Se quasi ulteriori 200 famiglie dovessero restare senza occupazione lavorativa, sarebbe un disastro economico non solo per il barese, ma per tutta la Puglia. Per questo, ho chiesto all’assessore di verificare ogni opzione utile alla loro permanenza in azienda, ma il Governo nazionale deve fare la sua parte. Non è un mistero che l’Italia, con la sua elevatissima pressione fiscale, stia facendo scappare gli investitori che preferiscono delocalizzare le produzioni in altri Paesi. Durante l’incontro regionale odierno è emersa anche la questione dell’Asi, per cui ho espresso perplessità in merito a quelle aree che non sono mai state interessate da insediamenti industriali e che, in realtà, sono terreni ad uso agricolo, ma per cui gli agricoltori pagano ingiustamente una tassazione assurda, come se fossero edificabili.Lo sviluppo economico è un aspetto essenziale se si vuole immaginare sul serio il rilancio industriale del territorio”.
“Ognuno deve fare la sua parte – conclude Damascelli – e mi auguro vivamente che la Regione sia all’altezza della missione il 24, mettendo nero su bianco un accordo che dia sicurezza ai dipendenti e a tutto l’indotto pugliese a lungo termine”.