Dall’imprenditore mariottano Vito Piscopo riceviamo e pubblichiamo:
“Quasi un anno è volato via dal giorno in cui, su questa testata, è stato pubblicato un articolo sulla mia odissea con la burocrazia e l’Amministrazione comunale. Un altro anno di estenuante attesa, che oggi mi costringono a sollevare nuovamente il mio caso all’attenzione pubblica.
Per riassumere, nell’articolo in questione denunciavo l’incredibile iter burocratico con cui sono costretto a fare i conti dal 2013, anno in cui ho inoltrato all’Ufficio Tecnico la richiesta di una variante per costruire una villa su un terreno di mia proprietà, che da Piano Regolatore prevede appartamenti su due livelli. Da allora ha avuto inizio una battaglia lunga due anni, che ha portato –solo dopo una mia lettera di diffida indirizzata all’Amministrazione comunale e datata 25 novembre 2014- a discutere la mia pratica nel Consiglio Comunale del 23 dicembre 2014, conclusosi con il beneplacito dell’ingegner Sangirardi e con 11 consiglieri favorevoli e 7 contrari ad adottare la variante al Piano Particolareggiato.
Ma da allora, purtroppo, nulla è cambiato. Con l’architetto che segue il mio caso ho nuovamente diffidato l’Amministrazione e io mi ritrovo a investire altri soldi per acquistare un altro terreno su cui costruire la casa.
In occasione di quel precedente articolo, il Sindaco Michele Abbaticchio replicava con queste parole: “Per quanto riguarda la sua proposta di variante, approvata nel Consiglio Comunale di dicembre, invito a prendere visione sull’albo pretorio on-line. Mi sembra quantomeno singolare che il diretto interessato asserisca di non conoscere i termini del procedimento ormai concluso nelle sue fasi salienti. Se, per caso, ha cambiato idea in itinere è invece altro problema. Tanto per onore di verità”.
Si parla, dunque, di procedimento ormai concluso e, soprattutto, di VERITÀ. Ma l’unica verità che va raccontata è che da quel giorno sono passati altri cinque mesi e che a quanto pare io e la mia famiglia dovremo attendere ancora per l’espletamento della mia pratica.
Spiegatemi: Quanto deve attendere un cittadino per veder realizzato il suo diritto alla proprietà privata? È giusto vivere tormentati da una burocrazia farraginosa e malfunzionante? Sento di esprimere pubblicamente tutta la mia amarezza per l’ambiguo comportamento di quanti sono stati scelti per fare gli interessi di tutti i cittadini, nessuno escluso.
Inoltre, torno a ribadire in questa sede pubblica la mia disponibilità a convertire una struttura di mia proprietà in una scuola media o a ricostruirla di sana pianta, dal momento che la frazione di Mariotto non dispone di un locale idoneo alla didattica dei ragazzi. Ma sembra che anche questo grave disagio che riguarda tutta la comunità mariottana non importi a nessuno, così come nessuno pare sia interessato al degrado che vive la frazione da ogni punto di vista, sia igienico che di sicurezza.
A tal proposito, invito il signor sindaco a raggiungermi per un gelato, in modo tale da poter verificare con i propri occhi in quali condizioni è Mariotto”.