Bergoglionon ha Detto che secoli e secoli di colonialismo sono gli “avi” dei tumulti,
degli spostamenti di uomini, in cerca, oggi, di pane, acqua, di un tetto, di
poter Vivere.
Non ha Detto che la
Terra è di Tutti gli Uomini, non dei singoli e tanto meno
degli stati e di Tutti sono i “Beni” di Essa, su di Essa, all’interno di Essa.
Ché,
se bergoglio dovesse essere costretto a parlare delle colpe del colonialismo,
dovrebbe fare, poi, i nomi e cognomi delle nazioni (spagna, portogallo inghilterra,
francia, germania, belgio, olanda. L’italietta? Solo impiccagioni, fosse
comuni di nazionalisti eritrei, somali, libici!) che hanno razziato, per lunga
pezza, territori ricchissimi di ogni “ben di dio” (oro, argento, minerali di
ogni specie, petrolio, gas energetici, pietre preziose), e, quando il “Pleroma”
(la Pienezza)
dei Tempi ha loro suggerito la convenienza di renderli indipendenti, hanno
lasciato plebi, non Cittadinanze in grado di Organizzare Strutture Politiche
Democratiche, a cui Tutte fossero Capaci di dare un fattivo Contributo alla Realizzazione del Bene, della Felicità
Comune; in molti casi etnie, tribù, sette religiose in lotta fra loro o
“pacificate” da tirannelli imposti, sostenuti dai “boss” al potere nei paesi
colonialisti, di cui sopra abbiamo Parlato.
Caduto nel 476 d.c. l’impero
romano, che aveva portato alla perfezione il regime schiavistico su cui si resse
tutta la sua potenza economica e
militare per quasi un millennio, la servitù della gleba fu il machiavello
giuridico con cui le gerarchie, le classi al potere nell’impero teutonico e nei
regni, che in europa si formarono, asservirono le braccia di milioni di
contadini, legati ai vari fondi, ereditariamente, associati ai quali potevano
essere venduti, per tutto il medio evo che, temporalmente, confina con il 1492,
anno della scoperta del continente americano ad opera di cristoforo colombo,
negriero e ladrone.
Costringeva, infatti, pena la morte, i nativi, gli
aborigeni dell’Isola di Santa Maria, alle Azzorre, su cui, fortunosamente,
approdò, ignari di bibbie, di vangeli, di calvari, di cristi, di dogmi, di
inferni e paradisi, a convertirsi al cattolicesimo. Scoperta che, oltre ad
essere stata un Fatto Scientifico di enorme Importanza al fine di una più
completa Conoscenza del Pianeta, rinfocolò, in seguito, la brame
colonialistiche dei cattolicissimi regnanti di spagna e portogallo.
L’impero
spagnolo, cattolicissima pupilla degli occhi dei papi del tempo, fu uno dei primi imperi colonialisti europei:
oro e argento, provenienti dalle colonie, finanziarono le ambizioni militari
degli asburgo di spagna in una lunga serie di guerre in africa e in europa.
Contingenti militari spagnoli conquistarono il messico, la parte meridionale
del continente americano, distruggendo parte della Foresta Amazzonica, con la
scomparsa di diverse tribù; annientando le Civiltà degli Aztechi e degli Inca, Artefici di una delle maggiori Civiltà
Precolombiane che Si Sviluppò nell’altipiano Andino tra il XIII e XVI secolo,
Giungendo a Costituire l’Impero Inca.
Bisogna Denunciare con immenso scandalo
che gli eserciti conquistatori spagnoli erano preceduti dalla croce di cristo,
prima di dar seguito a genocidi di inenarrabile crudeltà, di cui, perfino,
hitler, che di genocidi era esperto “facitore”, si sarebbe vergognato.
Ma non
si vergognarono i papi del tempo (e non solo del tempo) che misero a posto la loro (in)coscienza di
aver benedetto armate e fucili e fucilieri spagnoli ché portassero a temine
l’opera “meritoria” di sottrarre intere popolazioni del “Mondo Nuovo” al culto
di “falsi dei”.
Il cattolico mattarella, nel solco (quale fatto insolito!) di
bergoglio, che si fa “nasconditore” delle vergogne di una istituzione, la
chiesa cattolica, dalla Storia sconfessata, afferma che il rispetto delle varie
confessioni religiose è propedeutico al rispetto dei vari modi di manifestarSi
dell’Umanità dell’Uomo.
“Tamen”, i papi cattolici negli ultimi tempi si sono
scusati, pur tardivamente, per le torture fatte infliggere a Galilei; per la
crociata contro i Valdesi, “sed” non si sono, giammai, scusati per aver
benedetto i fucili dei criminali “conquistadores” spagnoli nell’asservimento
degli indigeni americani e nell’aver fatto arrostire Giordano Bruno, reo di
Essere Stato un Grande Filosofo, un Grande Poeta, un Grande Commediografo.