«Il
sacrificio? Non è una brutta parola, ma può portare a unire i sogni
alla vita».
Dopo
le ultime operazioni delle forze dell’ordine, di «uno
Stato unito con Bitonto», che
ha portato in manette il presunto boss Giuseppe Cassano, il sindaco
Michele Abbaticchio, prendendo in prestito una frase dell’ex
calciatore Roberto Baggio, rivolge un pensiero ai giovani bitontini. A quelli che pensano di sistemare presente e futuro affidandosi alla
droga e ai suoi signori.
«Il
mio pensiero – dice
–va ai ragazzi che affidano il loro futuro a questi signori della
droga, sperando di trovare il loro lavoro nello spaccio, nella
compravendita di vite. Il sacrificio non è una brutta parola, non
esiste il vero successo senza sacrificio. È solo il sacrificio che
può portarti a unire i sogni alla vita».
Per
questo motivo, allora, «insegniamo
tutto questo sempre di più, trasferiamolo a centinaia di giovani
ogni anno, discutiamo sui metodi e sui progetti per farlo, anche
aspramente. Solo in questo modo il futuro sarà un campo da seminare,
indipendentemente da tutto».
Che
ci sia, d’altronde, una sorta di legame tra la cosiddetta “movida”
e la criminalità cittadina, lo aveva già detto – al nostro
giornale cartaceo – l’ex commissario cittadino di Pubblica
sicurezza, Giorgio Oliva.
L’attuale
Capo gabinetto della questura di Lecce lamentava, infatti, che «con
l’aumento dei giovani della movida c’è stato un incremento di gente
disposta a offrire un divertimento alternativo. Spetta alle forze
dell’ordine contrastare questo nuovo modo di spacciare stupefacenti».