Mentre
in città torna a materializzarsi la paura e l’ennesima estate dalle
armi da fuoco fumanti (ieri terza sparatoria nel giro di un mese, e
seconda in soli due giorni), lo Stato – almeno a parole – non
arretra e non intende lasciare Bitonto da sola.
Ad
assicurarlo è il sindaco Michele Abbaticchio, che ancora una volta
si dimostra in prima linea quando si tratta di contrastare la
criminalità cittadina.
D’altronde
– bisogna riconoscerlo – il primo cittadino, fin dal suo
insediamento, ha sempre cercato di sensibilizzare le istituzioni
nell’avere un’attenzione particolare nei riguardi della nostra città,
chiedendo (e molto spesso ottenendo) incontri e audizioni in
Prefettura e in Questura. Riuscendo in molte circostanze a ricevere
risposte concrete.
É
la stessa cosa è successa ieri. Per tutta la giornata, perché «non
è possibile che le nostre città siano il campo di confronto di
questi signori della guerra criminale»,
e anche perché «i
cittadini vogliono controlli incrociati su ciclomotori sospetti», Abbaticchio ha passato la giornata parlando più volte al telefono
con il neo prefetto, Carmela Pagano, e il questore di Bari, Antonio
De Iesu, «che,
in ogni incontro, ha sempre assicurato massima attenzione per una
Città importante per gli equilibri di tutto il territorio
metropolitano».
Da
entrambi avrebbe avuto importanti rassicurazioni. «Bitonto
non è stata lasciata sola – afferma
il sindaco – e sia
dal prefetto che dal questore ho registrato segnali tangibili di vivo
interesse per la nostra Città con comunicazioni apparse convincenti.
Ringrazio le massime autorità in tema di sicurezza dell’area
metropolitana in merito, e ho l’impressione che chi tenta di
violentarla non avrà strada facile in questo momento storico».
Sulla
polemica, poi, sulla costituzione o meno del Comune parte civile
contro i danni di immagini derivanti da atti criminali, la risposta è
tagliente.
«Il
Comune – afferma ai nostri taccuini – ha
dato incarico all’epoca all’avvocato Gala quando si sono verificati
fatti simili a questi per danni all’immagine recati alla città. Mi
sembra assurdo, però, in una situazione delicatissima come questa e
di tale gravità, andare a verificare le presunte responsabilità
amministrative. Invece di fare quadrato tutti insieme (società
civile, economica)e ricordarci quanto è bella la nostra città e sia importante stare
sulle strade, ci ritroviamo a sentire quali potrebbero essere le
responsabilità di bitontini e non. É semplicemente assurdo».