La
scena è sempre la stessa, tutti i giorni dell’estate.
Un
gruppo di arzille e instancabili signore, per nulla avanti con l’età,
si sostituisce agli operatori dell’Azienda servizi vari o agli
operatori ecologici di turno e, munite di scope, acqua,
tutti gli utensili del caso e una pazienza fuori da ogni contesto,
ripulisce come può piazza Angelo Cardone dagli escrementi e dalle
urine canine, e a volte anche da altro.
Guai
però a chiamarle “spazzine fai da te”, o peggio ancora, “di
quartiere”.
Loro
si sentono semplicemente donne che hanno senso civico e un briciolo
di amore per quel luogo dove bazzicano ogni dì della bella stagione.
E che
mettono una pezza a quello che dovrebbero fare gli altri.
Queste
signore, infatti, ogni pomeriggio si ritrovano nella periferica
piazzetta cittadina, per nulla distante dal campo comunale “Città
degli Ulivi”, per pregare e rendere omaggio a santa Rita, che
domina il piccolo ma ameno spazio verde.
Ne
vedono, allora, davvero di tutti i colori. «Qui accade davvero
di tutto – spiegano – perché
spesso si abbandonano rifiuti ingombranti di ogni tipo che restano
per giorni giorni (l’ultimo
esempio è stato documentato da questa testata appena ieri l’altro), prima che forse qualcuno li smaltisca. Succede, inoltre,
che nel primissimo pomeriggio i cani fanno i loro bisogni e i padroni
non si preoccupano di ripulire, e siamo costrette a farlo noi».
«Abbiamo
fatto presente – sottolinea
una delle donne – questa situazione alla polizia
municipale, ma ci hanno detto che non possono fare niente. L’Asv,
invece, da queste parti non si vede mai. O, ancora peggio, passa ma
non pulisce».
E
il Comune? «Lasciamo perdere – spiega un’altra signora,
residente in via Ambrosi, nel centro storico – perché sette
anni fa avevo pregato di chiudere una buca dinanzi la mia abitazione.
Sono venuti a fare i rilievi, ma non hanno ancora provveduto a
migliorare la situazione».
«Facciamo
tutto questo – concludono – anche per i nostri figli, che
in questa piazzetta passano tante ore del loro tempo libero e
vogliamo che lo facciano in un ambiente il più pulito possibile».
Donne
dal senso civico, allora. Ma mamme, prima di tutto.