Taglio del nastro per la dodicesima edizione del Bitonto Opera Festival.
La rassegna di musica lirica, organizzata dall’associazione socioculturale “La Macina”, è iniziata ufficialmente ieri sera con la Guida all’ascolto de “Il Barbiere di Siviglia” e “Cavalleria Rusticana”.
Grazie ad Anna Lacassia, il pubblico accorso nel salone della Onlus Villa Giovanni XXIII, ha potuto conoscere i segreti delle opere di Rossini e Mascagni, che saranno rispettivamente messe in scena il 7 agosto all’Istituto Sacro Cuore e il 28 agosto nell’Anfiteatro Naturale “Lama Balice”.
Si parte subito per Sivigliadove una notte in piazza, ci si imbatte nel Conte d’Almaviva e nel suo servo Fiorello, con al seguito alcuni suonatori. Il conte vuole conquistare con una serenata la sua amata Rosina, già nelle grinfie del suo anziano tutore, don Bartolo. La serenata non ha il risultato sperato e al conte non rimane che chiedere aiuto a Figaro che, da “factotum della città”, ha una soluzione: nei panni del soldato ubriaco Lindoro e di don Alonso, un finto maestro di musica, si introdurrà in casa di Rosina.
Don Bartolo, però, capta tutto e caccia tutti, restando solo con la serva Berta. Lo stesso fa credere alla “docile, obbediente” ma anche “vipera” Rosina che sia vittima di un inganno e chiama il notaio per celebrare il loro matrimonio. Il conte, insieme a Figaro, però, con una scala entra in casa e, approfittando della complicità dell’imbroglione don Basilio, si sostituisce allo sposo.
Molto più tragica invece la storia di “Cavalleria rusticana” con cui Mascagni vinse il concorso indetto dall’editore Sonzogno.
Siamo in Sicilia. Turiddu è innamorato di Lola a cui ha promesso amore eterno prima di partire per il servizio militare. Al suo ritorno però scopre che la bella è ormai sposa di Alfio, il carrettiere del paese. La vendetta lo porta a corteggiare Santuzza, una giovane del paese, ma, dopo averla conquistata, inizia a trascurarla per aggirarsi nei dintorni dell’abitazione di Alfio. Santuzza disperata si rivolge persino a Lucia, la madre di Turiddu. All’arrivo del figlio, tra i due giovani scoppia una lite, ma udita la voce di Lola, Turiddu corre da lei, provocando l’ira di Santuzza che gli augura “La Mala Pasqua”.
Avverte Alfio dell’infedeltà di sua moglie, il quale promette di vendicarsi. Dopo la messa, i due si sfidano a duello e sarà proprio Turiddu ad avere la peggio.
A catapultarci nella ingarbugliata e buffa storia d’amore del conte d’Almaviva e in quella tragica di Alfio, ci hanno pensato i tenori Iacopo Dipasquale e Giuseppe Maiorano, i bassi Giuseppe Fienoe Alberto Comes, i soprano Amanda Joy Brunetti, Anna Lacassia e Teresa Tassiello e il Coro Lirico Giovanile “Città di Bitonto”.
Accompagnati al pianoforte da Giana Iaffaldano, gli artisti hanno offerto un’anteprima di quanto i bitontini e non potranno godere il 7 e 28 agosto.
I biglietti per le due opere sono acquistabili ogni giorno dalle 19 alle 21 in via Pasculli 11 o contattando i numeri 339.1175513 – 328.8930349.
Per “Il Barbiere di Siviglia” il costo è di 15 euro, 20 euro invece per “Cavalleria Rusticana”. Pacchetto da 30 euro per assistere ad entrambi gli spettacoli.
Per entrambi gli spettacoli sarà possibile usufruire del servizio gratuito del Park&Ride custodito in via Messeni, distante appena 300 metri dalla location della serata del 7. Il 28 si potrà, invece, raggiungere “Lama Balice” grazie ad un bus navetta, anch’esso gratuito. Il servizio è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Bitonto.