Una piaga sin troppo visibile, eppure accettata quasi da tutti, non si capisce bene perché. Forse in nome di una immorale ipocrisia che ci fa indossare la maschera adeguata a seconda delle circostanze.
Così, persino individui all’apparenza insospettabili si vedono far tappa sui cigli o presso gli spartitraffico delle strade o nelle roulotte per soddisfare i propri appetiti sessuali.
Dilaga il fenomeno della prostituzione, in questo modo, in mano alla criminalità più bieca e non solo italiana.
Nei giorni scorsi, sono state raccolte oltre 600 firme in due week end a Bitonto per abolire la Legge Merlin e togliere dalle strade le ragazze costrette a vendere il loro corpo.
Lo annuncia l’assessore comunale Giuseppe Fioriello, che nel contempo denuncia il silenzio della politica dinanzi ad una questione così grave: “Grazie a quei cittadini che vogliono togliere le prostitute dalla strada e attaccare così un mercato che fino a questo momento è gestito dalla criminalità organizzata. Ovunque ragazze di ogni età e origine vendono il proprio corpo per pochi euro,vestite in modo indecente“.
Ed ecco la nota polemica: “La cosa più sconcertante e preoccupante, invece, è il silenzio assordante della politica locale che, chiusa dietro il suo bigottismo e falso moralismo, non si pone minimamente il problema di come arginare questo tristissimo fenomeno diffusissimo. Non bastano gli interventi per contrastare in modo più incisivo il degrado o il chiedere di aumentare i controlli applicando sanzioni severe ai trasgressori“.
Fioriello, in conclusione, prova a darsi delle spiegazioni: “Pare che la prostituzione sia immorale. Pare sia meglio lo sfruttamento della malavita, pare sia meglio la diffusione di malattie senza alcuna profilassi igienico sanitaria, pare sia meglio evitare la libera scelta“.