Dal direttivo di Fare Verde Bitonto riceviamo e pubblichiamo
Il direttivo dell’associazione
Ambientalista Fare Verde, nucleo di
Bitonto, ringrazia il Dr. Domenico
Incantalupo per l’operato svolto nel suo mandato da assessore alla Polizia Locale e Ambiente.
Numerose sono le
iniziative che il gruppo locale di Bitonto ha intrapreso di concerto con il
Dott. Incantalupo, fin dal Suo insediamento avvenuto nel giugno 2012, con la
partecipazione dello stesso a convegni, campagne di sensibilizzazioni e
operazioni di clean up.
Non entriamo nel
merito delle scelte politiche che hanno portato alla revoca della nomina, ma
chiediamo fermamente che venga, quanto prima, nominato un nuovo assessore in quanto
e, non è solo uno slogan, l’ambiente non
può attendere!
Ci auguriamo che lo
stesso venga individuato non necessariamente adottando il “manuale Cencelli” ma che venga scelto tra le tante figure presenti
in Città che hanno dimostrato in questi anni professionalità e amore per il
territorio.
In particolar modo
ci auspichiamo che il nuovo assessore si occupi, in maniera seria e determinata,
dell’annoso problema della raccolta
differenziata che in Città non è mai decollata e che difficilmente decollerà
se non vengono rilanciate strategie
virtuose, già individuate e sostenute dalle norme e direttive sia nazionali che
comunitarie, che danno priorità alla Prevenzionee la Riduzione, ( per
esempio, con il divieto di utilizzare “l’usa e getta” nelle mense scolastiche,
negli uffici e nelle feste pubbliche) al Riutilizzo ed il Riuso,alla Raccolta differenziata “porta a porta”, al Riciclo e Recupero dei
materiali inorganici ed organici per produrre Materia Prima Secondaria per
l’industria, Compost per l’agricoltura e Biometano per ridurre l’importazione
di quello fossile.
Il tutto dovrà necessariamente essere accompagnato da una campagna informativa capillare,
efficace e preventiva all’avvio della riconversione verso la raccolta porta a
porta che è uno dei capisaldi per avere risultati pari alle aspettative.
Campagna che si potrà avvalere oltre che del circuito aziendale, di quello
professionale di progetto, ma anche dei circuiti laici del volontariato, di
quelli religiosi nelle parrocchie e delle reti civiche cittadine. Appare del
tutto evidente che la campagna informativa dovrà essere condotta sul campo,
casa per casa, strada per strada, ma l’elemento mediatico è assolutamente necessario
per introdurre una prima informazione generale che preannuncerà la visita
domiciliare di personale adeguatamente riconoscibile e che dovrà, semplicemente,
annunciare un cambio di abitudine così semplice ma anche così radicale: via
il cassonetto dalla strada!