Dall’avvocato Vito Desantis, rappresentante del movimento politico “Governare il futuro con Renzi” riceviamo e pubblichiamo.
“Quanto accaduto a Palazzo Gentile, al
di là delle ragioni soggettive che del resto non sono state rese note, ha uno
spiccato contenuto politico. Infatti, quando tre anni or sono la c. d. altra
sinistra tenne a battesimo il concetto lombardiano della “OMOGENEITA’ ” al fine
di operare un flessibile distinguo con la sinistra tradizionale per indi
relegarla nell’angolo del limbo politico, in attesa di una purga catartica,
aveva previsto per se un futuro con nettare ed ambrosia, dimenticando che la loro
coalizione aveva due grosse falle sin dal varo.
La prima falla era costituita dalle
numerose liste civiche che di omogeneità aveva solo un pretesto e la seconda
dall’enorme confusione degli intenti. Le liste civiche, infatti, hanno da
sempre e per loro caratteristica avuto il ruolo di appoggio e non già di
indirizzo politico che comunque non c’era. Orbene, oggi ci chiediamo cosa ha
prodotto la omogeneità? Niente, nihil, nada de nada, rien e qualunque lingua
usiamo la risposta è sempre la stessa: “Solo figure barbine”. Tanto è vero che
alle ultime consultazioni, il PD ha avuto n. 3 consiglieri eletti, anche F. I.
ha avuto un consigliere eletto, mentre le liste civiche sono andate a giocare a
scopone dietro al monumento di Mazzini. Nessuno ha votato o fatto votare i due
candidati appartenuti alla dichiarata coalizione sedicente omogenea.
I due candidati hanno rimediato una
figuraccia al punto che un burlone dinanzi al Circolo Unione in perfetto vernacolo
bitontino ha esclamato: “Prcej na ve sceut a sceteu a meur”.
Ma non basta! Cosa ha prodotto l’attuale
amministrazione sulla base di inesistenti intenti politici ed amministrativi?
Ha prodotto tasse a tutto spiano a mò
di esempio (il massimo della aliquota per le abitazioni), buche in ogni dove sulle
strade ed indennità al Sindaco e agli amministratori per una pseudo gestione
della cosa pubblica.
Infatti, se guardassimo per un attimo
l’o.d.g. dei Consigli Comunali da tre anni a questa parte, scorgeremmo sempre
le stesse cose ossia inutili bilanci di previsione fatti alla fine dell’anno, impegni
di spesa per la realizzazione della rotonda tra P.zza Moro e P.zza Cavour ed
interrogazioni ed interpellanze, alle quali nessuno ha mai risposto, il tutto
in una acre atmosfera inquinata dalla notevole aria fritta.
La omogeneità ha mostrato tutti i
suoi limiti perché va da sé che senza un programma e senza uomini disposti e
capaci, non si va da nessuna parte.
Per la verità l’unico promosso è
stato il Sindaco che oltre ad essere stato eletto sindaco ha ottenuto i voti degli
omogenei per far parte della Citta Metropolitana, mentre tutti gli altri hanno
ottenuto solo promesse di visibilità, senza voti aggiuntivi.
Oggi dopo tre anni e con le pive nel
sacco, il dott. Palmieri ha avuto il coraggio di smettere di recitare la parte
dell’imbecille felice e contento (famulus di latina memoria).
Con il suo gesto il Presidente ha
dimostrato di non essere attaccato alla poltrona ed alle indennità dalla stessa
scaturenti, lasciando la cattedra istituzionale per sedere tra i banchi dei
semplici consiglieri.
La dignità dell’uomo si misura con
queste cose perché la dignità non ha prezzo.
La sofferenza di Palmieri è
riscontrabile anche in altre forze politiche che pur senza posizioni ultimative,
hanno di fatto sfiduciato l’operato dell’amministrazione atteso che hanno
disertato il Consiglio Comunale convocato per l’approvazione del rendiconto di
gestione del 2014. Quando forze politiche di maggioranza non si presentano al
voto per il bilancio, vuol dire che non sono state condivise le scelte
dell’amministrazione per un intero anno.
Orbene fantasticare su fatti certi
significa ritenere il popolo costituito da imbecilli”.