Dal Gruppo regionale di Forza Italia riceviamo e pubblichiamo.
“La formula subdola contenuta nel testo approvato qualche giorno fa dal Ministero dell’Ambiente è la seguente: “si autorizza le prospezioni geosismiche per la ricerca di petrolio a largo delle coste pugliesi, nel tratto compreso tra Bari e Brindisi“.
“In pratica, il Governo Renzi ha ordinato di trivellare il cuore della nostra regione. È inaudito –attacca il neoelettoconsigliere regionale Domenico Damascelli (Fi).Sarebbe il colpo di grazia per la nostra natura, per quel settore trainante dell’economia pugliese che è il turismo, per un territorio che vive anche da un’attività produttiva, la pesca, importante per storia, cultura, tradizione ed economia”.
“Nel 2010 comitati spontanei realizzarono una straordinaria iniziativa popolare, che ci vide tutti in piazza accanto ai cittadini per protestare contro la scelta scellerata di distruggere il nostro ambiente marino per ricercare petrolio amaro, ma nonostante i pareri negativi oggi ritornano alla carica”, ricorda il politico forzista.
“Fu una mobilitazione generale che vide fare fronte unico gente comune, associazioni, categorie, istituzioni con in testa Comuni e Regione per dire No alla distruzione del nostro mare. La tecnica autorizzata, denominata “air-gun”, consiste in violente esplosioni di aria compressa che danneggiano la flora e la fauna marina e, quindi, rischiano di deteriorare seriamente l’ecosistema marino”, prosegue Damascelli.
Nell’area interessata, inoltre, rientrano anche le note località balneari turistiche di Polignano a Mare e Monopoli, autentiche perle di Puglia, che potrebbero vedere diminuire le presenze turistiche.
“È paradossale che, invece di sostenere in modo decisivo il nostro movimento turistico, lo si penalizzi ulteriormente“, dichiara preoccupato l’esponente azzurro.
“Che aspetta il neoeletto presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, renziano doc, dirigente di peso del Pd e grande amico del Governo italiano, ad intervenire presso i suoi amici di partito per far revocare subito queste assurde autorizzazioni ed evitare un disastro per la Puglia? La Regione deve agire su due fronti, uno politico pressando sul Governo e l’altro giudiziario cercando di impegnare le decisioni adottate dallo Stato” conclude Damascelli.