Dal Movimento 5 Stelle di Bitonto riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“A fronte di una richiesta di incontro pervenutaci dal sindaco del comune di Bitonto Michele Abbaticchio, riguardo la soppressione degli uffici del Giudice di Pace a Bitonto, in data 12
giugno 2015 si è tenuto un incontro tra il portavoce alla Camera dei Deputati l’Ing. Francesco
Cariello e una rappresentanza dell’amministrazione Abbaticchio compreso lo stesso sindaco,
per discutere gli sviluppi normativi ed il destino della struttura dell’ormai soppressa Sezione
distaccata di Bitonto del Tribunale di Bari.
Com’è noto, la legge 148/2011 ha riorganizzato e ridotto il numero degli uffici giudiziari
sull’intero territorio nazionale e quindi ha determinato la chiusura della sezione distaccata di
Bitonto del Tribunale di Bari.
Il M5S in Parlamento ha provato in ogni modo possibile, con i
propri membri delle commissioni giustizia, ad assicurare il mantenimento del presidio di legalità
già presente nel proprio territorio. Purtroppo le intenzioni del Ministero di grazia e giustizia e la
stessa maggioranza di governo hanno mostrato una diversa sensibilità e ne hanno
determinato la chiusura definitiva.
L’articolo 1bis della legge 11/2015 (di conversione del cosiddetto decreto Milleproroghe) ha
previsto inoltre la possibilità per gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, di
richiedere il ripristino degli uffici del giudice di pace facendosi integralmente carico delle spese
di funzionamento e di erogazione del servizio della giustizia nelle relative sedi, ivi compreso il
fabbisogno di personale amministrativo che dovrà, in tal caso, essere messo a disposizione
dagli enti medesimi.
A seguito dell’incontro, tenutosi presso la sala consigliare del comune di Bitonto, e grazie alla
puntuale collaborazione del segretario comunale Dott. Salvatore Bonasia, abbiamo appreso
che le competenze professionali necessarie per riaprire l’ufficio del giudice di pace
includerebbero 4 unità di cui almeno due di alto profilo con un impegno di spesa pari a circa
150mila euro annui.
Le risorse umane da destinare ai servizi amministrativi del giudice di pace,
inoltre, andrebbero a sottrarsi ad altri servizi dell’organico del Comune di Bitonto, che, stando
alle dichiarazioni acquisite, è già sottodimensionato per le proprie funzioni amministrative
(metà del necessario, stando agli standard riferiti ai parametri di definizione di un comune
come il nostro).
Sulla base delle informazioni acquisite, il portavoce alla camera Francesco Cariello sentito il
parere della comunità 5 stelle bitontina interpellata attraverso la nostra frequente presenza
nelle piazze della città, prende atto della scelta dell’amministrazione di non attivare gli uffici del
Giudice di Pace condividendo appunto l’inutilità di una spesa di un servizio che graverebbe
interamente sul bilancio dei cittadini bitontini (considerando anche il fatto che lo stesso ufficio è
presente a pochi chilometri dal nostro comune) e ridurrebbe potenzialmente l’efficienza di altri
servizi essenziali per i cittadini a causa delle risorse umane da destinare alla gestione
dell’ufficio del giudice di pace.
Nello stesso incontro sono state vagliate altre ipotesi per il destino futuro della struttura della
ex sezione distaccata del tribunale di Bari.
L’Amministrazione Comunale a tal proposito ha fatto presente di aver ricevuto una
approvazione preventiva da parte della commissione di Manutenzione della Corte di Appello di
Bari sulla possibilità di rendere indipendenti i locali delle aule giudiziarie dagli ambienti dell’aula
protetta (bunker) che resta “indispensabile […] per lo svolgimento in sicurezza dei processi“.
Pertanto si apre un nuovo capitolo circa l’opportunità di poter utilizzare per fini diversi tutti gli
ambienti dell’edificio non impegnati dall’aula protetta.
Questa opzione è vincolata solo alla
realizzazione degli interventi strutturali per rendere indipendenti le due parti dell’edificio.
Il Movimento 5 Stelle è stato invitato a proporre idee per il riutilizzo della struttura ed ha
intenzione di adire una consultazione pubblica per coinvolgere la cittadinanza nella
discussione.
L’associazione “Bitonto in Movimento” sita in via Perrese 24 è disponibile ad accogliere
chiunque volesse contribuire al confronto circa la destinazione d’uso comunale della porzione
della ex sezione distaccata del tribunale di Bari ad esclusione della zona Bunker”.