Lilian Thuram, classe 1972, da una brillante carriera calcistica ad una diplomatica.
Dagli esordi nel Portugais de Fontainebleau, passando attraverso la Nazionale Francese, le italiane Parma e Juventus e il Futbol Club Barcelona al rivestire invece dal 2010 il ruolo di ambasciatore UNICEF.
Da calciatore difensore a cittadino altrettanto consapevolmente attento a tutelare i diritti dell’uomo contemporaneo.
Un fuoriclasse oggi attivo nel perorare cause umanitarie con lo stesso vigore mostrato in passato nei campi da calcio.
Un vero atleta.
Lo abbiamo conosciuto a Pistoia, durante la VI edizione deiDialoghi sull’uomo, Festival di Antropologia del contemporaneo, dal tema Le case dell’uomo. Abitare il mondo.
Nella video intervista rilasciata in esclusiva al nostro giornale (che trovate in basso) e durante il press briefing successivo, Thuram, ripercorrendo “la storia dell’essere umano“, ha evidenziato come quest’ultima “sia stata sempre contraddistinta dal cambiamento e dallo spostamento delle persone e che la comprensione ed accettazione di tali caratteristiche vincono i pregiudizi sociali“.
Argomentazione tesa a chiarire come sia necessaria una presa di coscienza da parte della società contemporanea, a livello planetario, sulle questioni afferenti le discriminazioni razziali e sessuali, le cui radici affondano in una storia ancora abbastanza recente della civiltà umana.
L’ex calciatore ci ha allenati con il workout pistoiese ad una lettura critica delle informazioni e delle immagini, per affrontare la vita in maniera sportiva. “Come durante una partita di calcio – ha precisato Thuram – tutti i giocatori, indipendentemente dal colore della loro pelle, corrono in campo perseguendo assieme l’obiettivo comune della vittoria, analogamente i cittadini del pianeta convergono oggi verso la condivisione di un mondo multicolore“.
Clicca qui per guardare la video intervista
Translation in the English language by Donatella Chieco
Lilian Thuram, born in 1972, from a brilliant football career towards a diplomatic one.
From the beginning in the Portugais de Fontainebleau’s club, throughout the French football national team, the Italian Parma and Juventus teams and the Spanish football club Barcellona, to the UNICEF ambassador’s title in the 2010.
A football defender, but also a citizen, very careful to tutelate contemporary human rights.
A champion who today defends humanitarian causes with the same strenght, shown in the football pitches in the past.
A real athlete.
We know him in Pistoia (Italy), during the sixth edition of the Dialoghi sull’uomo Festival, titled Le case dell’uomo. Abitare il mondo.
In the video-interview, an exclusive for our magazine (you find it below) and during the press-briefing, considering the history of the human being, Thuram put in evidence his ancestral characteristics, the change and the displacement of people. Accepting those ones, it becomes easy to win prejudices.
It should be necessary – according to Thuram – to understand those aspects of the human being’s history to accept the social change in progress nowadays and to win racial and sexual discriminations, which have roots in a very recent past.
In the Pistoia’s workout, Thuram traineed us to a critical understanding of information and images, to face up to life in a sporting spirit.
“In a football match – Thuram specified – all players, not considering the colour of their skins, run in the pitch to reach a common purpose and similary global citizens should get to a multicoloured world”.
Click her to watch the video-interview