ORE 13. Un pacco sospetto è stato ritrovato poco fa in via Don Luigi Sturzo, alle spalle della stazione di rifornimento IP su via Palese e a due passi dalla locale Stazione dei Carabinieri.
A dare l’allarme sono stati alcuni tecnici dell’Italgas che hanno notato la presenza di questo involucro ben avvolto col nastro adesivo.
Sul posto, immediatamente, agenti del Commissariato di P.S., Carabinieri e Polizia Municipale, che hanno bloccato ed isolato tutta l’area circostante.
Intanto da Bari sono in arrivo gli artificieri che verificheranno se quel pacco, in effetti, contenga qualcosa di pericoloso.
ORE 13.20. È un ordigno rudimentale il pacco ritrovato poco fa. La conferma arriva direttamente dagli artificieri. Si tratta di tre candelotti collegati tra loro e sistemati nei pressi di una cabina del gas.
ORE 13.30. Mentre si procede a disinnescare l’ordigno, gli inquirenti iniziano ad investigare sulle cause che hanno portato ignoti a sistemare la piccola bomba.
Tra le ipotesi, si fa strada quella riconducibile alla mafia foggiana. Pochi giorni fa, infatti, nell’aula bunker del Tribunale si è tenuta un’udienza del processo contro alcuni pericolosi clan garganici.
Tuttavia, al momento, nessuna pista è esclusa.
ORE 13.40. Anche il Sindaco Michele Abbaticchio si è recato sul posto per verificare di persona la situazione. Gli inquirenti hanno informato il primo cittadino sulle possibile cause tra cui, come anticipato, la più probabile pare essere quella legata alla mafia foggiana.
“Sarebbe davvero paradossale, per la nostra comunità al danno del Tribunale svuotato si aggiungerebbe la beffa perché comunque l’aula bunker continua ad ospitare processi importanti – ammette il Sindaco -. Mi aspetto, adesso, una sorta di ristoro sociale dopo tanti tagli subiti, a partire magari dall’aumento delle forze dell’ordine per dare una ulteriore spallata ai clan locali”.