“Nei giorni scorsi, una cooperativa aderente al CNO, che da anni esporta
olio biologico in Giappone, ci ha segnalato di aver ricevuto richieste da un
proprio cliente di avere rassicurazioni circa l’assenza del batterio Xylella
fastidiosa nelle partite di olio extra vergine di oliva esportate in quel
Paese”.
Il Presidente del Consorzio Nazionale Olivicoltori, Gennaro Sicolo, lancia l’allarme
a nome di cooperative ed OP italiane che esportano olio extravergine d’oliva.
“Mi sono subito preoccupato – ha affermato Sicolo -. Non immaginavo si
potesse arrivare a tanto, dato che è evidente la mancanza di qualsiasi
relazione tra la malattia delle piante di olivo e l’olio confezionato”.
Immediatamente, quindi, Sicolo si è mosso per chiedere l’intervento dei ministri della
salute, dello sviluppo economico e dell’agricoltura “per bloccare sul nascere
una possibile deriva che implica potenziali rischi per il nostro export”.
“Non vorrei – ha ribadito il presidente del CNO -, che fosse un pretesto per
imporre restrizioni al commercio, a tutto vantaggio, magari, dei nostri
concorrenti diretti”.
La richiesta che Sicolo ha rivolto ai ministri è di mettere a disposizione
documenti ufficiali e dossier scientifici tali da dimostrare in modo
inequivocabile la mancanza di qualsiasi rischio sanitario legato alla esportazione
del prodotto finito.
“Ritengo che i ministeri competenti, anche interpellando i servizi comunitari,
si debbano fare carico di affrontare senza esitazioni questa ulteriore
possibile minaccia che è solo una delle tante conseguenze arrecate a carico
degli olivicoltori italiani dall’emergenza sanitaria della Xylella”, ha
concluso Sicolo.