Il
Primo Maggio di quest’anno è l’occasione per aggiornarsi sulle innovazioni
legislative riguardanti proprio il lavoro,
in particolare gli ammortizzatori sociali Naspi e Asdi che entrano in vigore
oggi. Infatti la riforma del diritto del
lavoro, il cosiddetto Jobs Act,
sostituisce le vecchie forme di sostegno Aspi e mini Aspi e pone come soggetti
beneficiari i lavoratori che hanno perduto involontariamente il lavoro o che
hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa. Non sono inclusi gli operai
agricoli e i lavoratori della Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato.
L’Asdi, invece, è stato introdotto solo in via sperimentale durante l’anno in
corso e ha come obiettivo quello di andare incontro ai disoccupati che anche
dopo la Naspi siano ancora senza lavoro e in difficoltà economiche gravi.
Per
quanto riguarda il famoso Art.18 dello Statuto dei lavoratori, questo rimane
valido per le assunzioni effettuate prima del 7 Marzo 2015 con contratto a
tempo indeterminato. Per tutti i nuovi assunti è importante sottolineare il
venir meno del diritto al reintegro per licenziamenti effettuati per motivi
economici e il permanere dello stesso per i licenziamenti di natura
discriminatoria e solo alcuni di natura disciplinare. Inoltre per i soggetti
che rinunciano al contenzioso sono previsti risarcimenti favorevoli.
Maggiore
e nuovo spazio è stato dedicato al congedo di maternità e parentale, aspetto
sempre più importante considerando l’esigenza di entrambi i genitori di
esercitare un lavoro e conseguentemente di evitare licenziamenti in un periodo
della vita famigliare, come quello di crescere un figlio, che necessita di
stabilità.
Per
quanto riguarda il primo, la novità sta nella possibilità di bloccare la
decorrenza del congedo se il bambino è ricoverato in una struttura pubblica e
privata: la mamma può lavorare finché il figlio non torna a casa. Quello
parentale, invece, può essere sostituito da un contratto di lavoro
part-time e offre la possibilità di
rimanere a casa in modo frazionato fino ai 12 anni del figlio e non più 8.
La
nuova normativa persegue l’obiettivo di rendere più competitivo il mercato del
lavoro, semplificando gli aspetti burocratici e incentivando i datori di lavoro
ad assumere attraverso sgravi fiscali.
Nel
frattempo però che tutte queste norme diventino di ordinaria applicazione,
festeggiamo questo Primo Maggio con la volontà, quindi non più solo speranza,
di cambiare la stessa concezione di lavoro che si evolve continuamente e che ha
bisogno di nuovo entusiasmo e flessibilità.