Che il
libro sia di quelli da non perdere lo si capisce già dal titolo:
“Andare per le cattedrali di Puglia”, da oltre un mese nelle librerie.
La
conferma, poi, arriva sfogliandolo e leggendolo. Un personalissimo
incontro con i circa 700 chilometri della via Francigena del Sud, e
che ha avuto la tappa finale con la presentazione a Roma con
Costantino d’Orazio, storico dell’arte e saggista italiano, e Silvia
Godelli, assessore regionale alla Cultura e al Turismo.
L’errante,
il viaggiatore, colui che guarda e ammira le bellezze del Tacco
d’Italia e le racconta con passi e scrittura è Sergio Valzania,
vicedirettore di Radiorai, professione giornalista e scrittore.
Il suo
andare per in giro comincia quando la casa editrice “Il Mulino”
(editore del libro, naturalmente) gli chiede di scegliere alcuni
luoghi a cui era particolarmente legato e che erano rimasti nel suo
cuore. E lui, toscano doc ma dall’amore incondizionato per la Puglia
e le sue bellezze architettoniche, ci impiega soltanto due secondi a
scegliere: la nostra bella regione.
Il
perché è presto detto. «In Puglia – racconta
Valzania a Repubblica Bari –è spettacolare e unica la presenza costante delle
cattedrali che dà il ritmo dell’andare. Qui ti imbatti in meraviglie
architettoniche almeno una volta al giorno e questo accade
specialmente con una sequenza unica, quella delle cattedrali di Ruvo
e Bitonto, e la basilica di san Nicola di Bari». E
le sue scelte non sono casuali, perché tra le tre chiese c’è
esattamente una distanza di 20 chilometri l’una dall’altra,
esattamente un giorno di cammino.
In
questa sequenza magica, sarà anche Bari il modello, ma anche la
città dell’olio non scherza mica. «A Bitonto –racconta lo scrittore – era stata da poco completata una
chiesa ma i bitontini si accorsero che non era coerente con la
basilica barese. La buttarono giù e la rifecero».
Ovviamente,
c’è anche altro perché di questo trittico Ruvo-Bitonto-Bari,
Valzania sceglie proprio la nostra cattedrale, «davvero
strepitosa ma penalizzata dal fatto di essere in Italia. In qualsiasi
altra parte del mondo, sarebbe stata tra i luoghi da visitare
assolutamente, un must».
Purtroppo,
potrebbe aver ragione…