Un maestoso Lumière, personaggio
della fiaba “La Bella e la Bestia”, ha
guidato ieri pomeriggio il corteo di Carnevale a Palombaio.
È metafora della dolcezza
che mitiga la brutalità dell’uomo e i suoi fantasmi mai abbastanza assopiti.
Lo
seguivano un benfatto Don Chisciotte, sempre imperterrito nella sua lotta
contro battaglie immaginarie, e il calesse di Apollo, dio del Sole e
“patrocinatore” della bellezza.
Sono questi i tre carri carnevaleschi realizzati dai volontari della
parrocchia Maria S.S Immacolata di Palombaio e dell’oratorio Anspi San Gaspare
Bertoni, in circa un mese di assiduo e appassionante lavoro.
“Sbrilluccica tra sogno e realtà” è stato
il tema che padre Fulvio Procino,
promotore dell’iniziativa tre anni or sono, ha voluto consegnare alla comunità
palmarista -ma anche ai mariottani e ai bitontini- come riflessione. Un sincero
invito a ravvivare il potere della fantasia e della meraviglia.
E difatti, per tutto il pomeriggio, adulti e bambini in maschera hanno
danzato al ritmo della Free Band e lanciato
verso il cielo coriandoli variopinti, con un’espressione di allegria e “beata
incoscienza” sul volto.
“Il solo fatto di aver messo
insieme grandi e piccini è stato un successo in sé”, ha spiegato padre Fulvio, mostrando soddisfazione
per il felice esito della manifestazione, “poi
quest’anno ho visto tanti gruppi di persone in maschera, che hanno aderito
spontaneamente al corteo. Questo significa che il messaggio di coesione sta
raggiungendo i cittadini”.
E sulla possibilità di organizzare un Carnevale
delle frazioni negli anni futuri, creando una sinergia tra Mariotto e Palombaio
per abbattere vecchi retaggi e conflitti, dichiara: “Sarebbe auspicabile un Carnevale condiviso, ma in questo caso è
importante sposare quello che è lo spirito che anima la manifestazione, cioè la
gratuità”.
Parole d’entusiasmo giungono anche dall’amministrazione comunale, che
ha patrocinato l’evento e offerto lo spettacolo della Superclassifica Sciò. L’intento -alquanto riuscito- è stato quello
di allargare la manifestazione a tutta la città di Bitonto, sempre rispettando
le scelte organizzative dei palmaristi.
“È un progetto bellissimo che
noi abbiamo sposato in pieno sin dall’anno scorso, eleggendolo come Carnevale
della città”, ha dichiarato l’assessore
al Marketing Territoriale Rocco Mangini, “l’obiettivo è quello di rendere le frazioni la location ideale per
alcuni eventi, tra questi il Carnevale e la rassegna in vernacolo”.
Anche gli esercizi commerciali hanno vissuto un pomeriggio vivace,
presi d’assalto da bambini smaniosi di dolciumi e bevande.
Indiscutibile è,
dunque, il riflesso del folklore sull’economia del paese.