Due piedi adagiati nella vasca da bagno e immagini di amore, morte e sesso
che prendono forma come in un sogno. È “Quel
che l’acqua mi ha dato” –probabilmente il dipinto più surrealista di Frida Kahlo– a cui la bitontina Rossella Giugliano ha voluto dedicare uno spettacolo teatrale. Acqua
intesa come flusso di coscienza; un viaggio che parte dall’infanzia della
pittrice messicana per giungere al suo amore incondizionato per Diego Rivera,
con una doverosa tappa al tragico incidente che le dilaniò il corpo e l’anima.
“Frida è una donna inondata di
bellezza, una creatura suprema. Un fiore che, in un particolare momento della
mia vita, non potevo fare a meno di fotografare con parole da portare in
“scena”, spiega Rossella, attrice e autrice della pièce. Dunque, lo
spettacolo è un atto d’amore per
un’artista che continua -e continuerà a lungo- a conquistare i cuori della
gente.
“Ho letto di tutto e di più”, prosegue, “una vita molto interessante, unica. Frida
era pervasa da una profonda inquietudine che le ha permesso di osare sempre, di
elevarsi, di contemplare spazio, tempo, vita, arte. Ciò che più mi ha
emozionato di lei? La sua sete di vita e di amore”. E a proposito della
regia di Nicola Vero -una
messinscena che si preannuncia originale e appassionante- dichiara: “Lavorare con Nicola continua ad essere una
bellissima esperienza. È un regista “illuminato” da immagini fantastiche, ma
nel contempo molto pratico. Sa bene come e dove condurti”.
Lo spettacolo “Quel che l’acqua
mi ha dato” andrà in scena questa
sera, alle ore 21,00, presso il Nuovo Teatro Abeliano di Bari.