Un trionfo di colori, allegria,
gusto, sapori.
La Puglia rurale, rappresentata
dai Gal Fior d’Olivi, Terre di Murgia,
Sud Est Barese, Conca Barese e Valle D’Itria, convince e conquista la 13^
Edizione di Agri@tour, il Salone Nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura
Multifunzionale che si è svolto nell’ultimo fine settimana ad Arezzo.
Migliaia di visitatori hanno
preso d’assalto lo spazio allestito dai Gruppi di Azione Locale pugliesi per
vivere, attraverso un viaggio articolato tra i sapori della terra e le immagini
più belle del territorio, i “Racconti rurali” di un angolo autentico e genuino
di Puglia.
Grandi protagonisti sono stati i prodotti tipici della tradizione:
l’olio extravergine d’oliva e le conserve, il pane di Altamura e le olive, le
mozzarelle e la cipolla rossa di Acquaviva, il vino bianco della Valle d’Itria,
i taralli di Bitonto e Palo del Colle, la mandorla di Toritto e il cece nero di
Cassano delle Murge hanno sbancato la prestigiosa kermesse aretina.
Qualità e bontà del “Made in Puglia” hanno attirato l’attenzione anche del
Viceministro delle Politiche Agricole e Forestali, Andrea Olivero, e di due
giovani sposi che hanno sancito la loro unione speciale nel nome della
ruralità.
Il successo della Puglia è stato certificato e suggellato dalla giuria del Campionato di Cucina Contadina, composta
dalle migliori firme dell’enogastronomia italiana, che ha consentito ai piatti
della tradizione presentati dalle aziende e dagli chef pugliesi di sbaragliare
la concorrenza delle altre regioni italiane.
Spicca, a riguardo, il terzo
posto conquistato dall’agriturismo Masseria Catucci di Martina Franca con
il tipico torrone di mandorle, miele e purcidduzzi, e la menzione particolare
assegnata all’Agriturismo Montepaolo di Conversano, premiato dalla giuria per
aver rivisitato in chiave moderna le tradizionali fave e cicorie.
I Gal pugliesi hanno monopolizzato l’area cooking show ogni giorno, proponendo
ai visitatori laboratori per la preparazione di focacce, taralli, sasanelli, mozzarelle,
nonché degustazioni di legumi, orecchiette con le cime di rape, funghi cardoncelli, cocci con olive e tante
altre prelibatezze custodite nel bagaglio della storia del Tacco d’Italia.
Non sono mancati, inoltre, nei
tre giorni dell’evento, gli incontri con le altre eccellenze italiane del
settore per lo scambio di buone pratiche e i b2b con i tour operator italiani e
stranieri interessati ad inserire il territorio rurale pugliese nel circuito
turistico mondiale.