Una nuova rete di fognatura bianca che raccolga le acque meteoriche e le
immetta nel sottosuolo con un sistema di pozzi disperdenti.
Dopo
bocciature varie, rinvii e controrinvii e lunghi periodi di stop, il
progetto per la realizzazione del sottopasso su via Santo Spirito
sembra sbloccarsi laddove si era impantanato: la fogna bianca. Nel
2011, infatti, l’Unione europea ha detto “no” al progetto perché ha considerato troppo costoso (e quindi
incompatibile con il bando PO Fesr 2007 – 2013) realizzare un sistema
di smaltimento delle acque che prevedeva una rete di raccolta su via
Giorgio La Pira, viale Papa Giovanni XXIII e via Piepoli, nonché un
collettore di scarico al recapito finale su via Enrico Berlinguer.
Dopo
tre anni qualcosa si muove, perché la Ferrotramviaria S.p.A
(titolare dell’intero progetto) e l’ufficio tecnico comunale hanno
messo a punto una nuova proposta sempre in tema di smaltimento delle
acque piovane, e che – con i suoi 400 mila euro di costo – non
dovrebbe ricevere un altro rigetto da Bruxelles.
L’idea
è quella – si legge nella relazione del dirigente del settore
Lavori Pubblici Luigi Puzziferri del 10 ottobre – di «realizzazione
di una rete di fognatura bianca immediatamente a monte del progettato
sottopasso per far confluire l’acqua in un bacino, limitrofo al
medesimo sottopasso, opportunamente sistemato per raccogliere previa
depurazione, le acque meteoriche e immetterle negli strati
superficiali del sottosuolo con un sistema di pozzi disperdenti nel
rispetto del regolamento regionale 26/2013». Si
prevede, in definitiva, di costruire una rete locale di fogna bianca
su viale Papa Giovanni XXIII, via tenente Domenico Modugno e via
Donato Piepoli, con scarico in un area depressa localizzata a 30
metri dal futuro sottopasso. Accadrà che le
acque convogliate dal collettore fognario verranno
prima trattate con grigliatura e desabbiatura, e poi smaltite
attraverso 30 pozzi perdenti ad una profondità di 50 metri in zona
anidra.
I
pozzi saranno realizzati sul fondo dell’area depressa che verrà
sistemata a cielo aperto con profondità media di 3 metri, in modo
tale da offrire un ulteriore capacità di raccolta delle acque.
Tutto
ciò, però, a patto che da Palazzo Gentile si impegnino, per
esempio, a implementare le opere di captazione su viale Papa Giovanni
XXIII, a monte e a valle dell’incrocio con via Piepoli, con
particolare riguardo alla zona di imbocco al sottopasso; a progettare
un idoneo sistema di smaltimento delle acque meteoriche che
interessano la cunetta laterale della linea ferroviaria a monte del
passaggio a livello; ad approvare in Consiglio comunale il nuovo
progetto in variante al Piano regolatore generale, e soprattutto ad
adeguare il recapito finale di via Berlinguer.
«Con
questo nuovo progetto – afferma
il sindaco Michele Abbaticchio – non
dovremmo avere problemi perché ha dei costi assolutamente
compatibili con il bando e il finanziamento richiesto. I tempi? Ne
sapremo qualcosa di più a febbraio 2015, quando la Regione Puglia
farà l’elenco delle opere strategiche da
finanziare con la nuova programmazione 2014 – 2020».
L’idea
di realizzare il sottopasso su via Santo Spirito va avanti da oltre
12 anni. Era l’aprile 2002 – prima amministrazione Pice – quando il
Consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare (sottopasso
con unica rampa a doppio senso di marcia in direzione S.Spirito e due
rampe, una per ogni senso di marcia in entrata ed uscita da Bitonto,
con innesto rispettivamente su viale Papa Giovanni XXIII e via
Piepoli). Nel corso degli anni, però, il progetto è stato più
volte rivisto e modificato, diventando definitivo soltanto nel 2010.
O
almeno così si pensava, ma da Bruxelles, per colpa della fogna
bianca, lo hanno rigettato.