«Abbiamo
avuto fretta di far partire il servizio, e abbiamo creato disagi alle
famiglie per la distribuzione dei ticket».
Il
sindaco Michele Abbaticchio non si nasconde e, alla “Gazzetta
del Mezzogiorno”, fa
pubblica ammenda sulle lunghissime code per il ritiro dei ticket per
il servizio mensa scolastica, partito il 30 ottobre.
Lunedì
e martedì scorso, infatti, intere famiglie sono state costrette a
perdere una intera mattinata a Palazzo Gentile per accappararsi i
ticket necessari (da ritirare in Comune dopo aver pagato la quota di
copartecipazione) per la pappa dei propri figli, e non sono mancati
momenti di disagio e tensione. Come testimonia la lettera di una
lettrice, R.P.
«Vi
scrivo in qualità di madre di un bambino di tre anni – scrive
– che
frequenta la scuola dell’infanzia statale.Sarete
a conoscenza dei molteplici disagi che sono emersi in occasione
dell’avvio del servizio scolastico relativo alla mensa. Si sono
verificate, infatti, lunghissime code ed attese, cui hanno dovuto
“sottostare” i tanti genitori e/o parenti per ritirare i
buoni pasto presso l’ufficio comunale preposto. Anche
a nome dei genitori esasperati da tale situazione, chiedo, ciascuno
per quanto di competenza, l’istituzione di un servizio online
(peraltro già attivo relativamente al versamento delle quote), che
consenta, da qualunque pc, di stampare i buoni pasto, ovviamente dopo
aver effettuato il relativo pagamento, senza essere costretti a dover
ripetere l’esperienza negativa di questi giorni. Tra l’altro, ciò
renderebbe meno gravoso anche il lavoro dei dipendenti comunali».
Da
Palazzo di città provano a difendersi dando la “colpa” al numero
eccessivi di bambini (e di famiglie) di scuola primaria e
dell’infanzia che usufruiscono del servizio, e che gli uffici non
erano completamente attrezzati a ricevere un numero così massiccio
di genitori.
Quest’anno,
infatti, rispetto
allo scorso anno scolastico, il numero delle sezioni interessate è
aumentato, ed è arrivato a 63, con 44 nella scuola dell’infanzia e
19 in quella dell’infanzia, con un aumento complessivo di 10 classi.
«I
disagi – afferma
ai nostri taccuini l’assessore alla Pubblica Istruzione Vito Masciale
– si
sono verificati soltanto lunedì e martedì, perché poi abbiamo
potenziato il servizio e tutto si è sistemato e lo dimostra il fatto
che giovedì hanno mangiato oltre 800 bambini, e venerdì più di
1.000. Partenza anticipata? Non potevamo iniziare più tardi, perché
avevamo preso accordi precisi con l’Ufficio scolastico provinciale
che dovevamo rispettare. L’anno prossimo cercheremo non soltanto di
anticipare il servizio al 1°ottobre, ma di cambiare modalità di
distribuzione dei ticket, o interpellando direttamente le scuole
oppure digitalizzando il servizio».