Il Cenacolo dei Poeti ha inaugurato, ieri, il suo primo anno associativo, cioè basato anche sul tesseramento, all’interno
dell’Asilo Infantile del Largo del Teatro.
Francesca
Abbatantuono e Matteo Vacca hanno accolto i presenti e presentato l’associazione nei suoi obiettivi e nei
suoi successi. I cittadini interessati si son tesserati e i partecipanti alla
II edizione del Festival della Poesia hanno ricevuto il loro attestato.
A dare il benvenuto il video di Giovanni Botticella che ha mostrato i ragazzi del Cenacolo dei
Poeti nelle loro esibizioni ai festival.
Ma
che cos’è il Cenacolo dei Poeti? « E’
un’occasione per i giovani – ha affermato Matteo Vacca –per incontrarsi.
Tutti hanno emozioni da vendere e tutti son accomunati dalla passione per la
poesia, nelle sue varie forme. L’intento del Cenacolo dei Poeti è
principalmente promuovere la cultura, rendendo i cittadini attivi».
Il
Cenacolo dei Poeti è nato ufficialmente quest’anno, ma affonda le radici nelle lecturae poesis di Nicola Abbondanza o in eventi come “A night with Traetta” o le due edizioni del festival della poesia.
Piccoli e grandi poeti son disposti a dar
l’anima, come hanno fatto l’ultima volta animando le corti dei miracoli con
l’Arte.
A seguire, c’è stata la proiezione di un nuovo video del regista Francesco Castellaneta, aiutato da Gabriele Labianca e Vincenzo Berardi.
Che cos’è la poesia?
Come i protagonisti del corto, così per noi è
difficile darne una definizione lampo. “La poesia è tutto ed è una
finestra su se stessi. E’ esasperazione”, secondo alcuni.
Essa si insinua
timidamente nei meandri dell’essere, pulsando nelle vene e sfociando in
emozione.
Nasce quando ti trema la voce e tramite una penna può manifestarsi.
Matteo e Francesca han dato la parola agli autori del corto. Francesco
Castellaneta ha precisato che quanto riprodotto è nato come documentario, per
poi diventare un vero corto con il quale si è voluto dare una definizione alla
poesia tramite un giovane ragazzo che si cimenta per la prima volta con la sua
passione.
Si è mostrato il cosiddetto blocco del poeta. Gabriele Labianca ha
descritto la collaborazione con gli altri due ragazzi per questo corto come
quella più lunga della sua esperienza nel campo e che gli ha permesso di
crescere. Vincenzo Berardi ha definito la sua poesia il cinema.
Poi, Francesco Cassano ha allietato tutti con quella che può definirsi la sua forma di arte
poetica: la musica.
Il Sindaco Michele Abbaticchio ha tessuto il suo elogio: «Il Festival
della poesia è stata la potenza delle idee che ha superato quella dell’economia
come incentivo degli eventi. Chiedo come Sindaco che qui si coltivino i valori più importanti e partendo dai più
piccoli, si educhi tutti alla poesia».
Icona del Cenacolo dei Poeti è una
poesia di Breton che è stata recitata da Cristiana
Francesca Toscano, per cui “la stretta poetica come quella carnale, finchè
dura, impedisce la miseria”.
L’associazione è composta da persone comuni e
umili, che hanno l’intento di sensibilizzare la gente senza troppe pretese.
«Come afferma un filosofo, noi siamo –ha suggerito Francesca Abbatantuono– dei nani sulle spalle dei giganti.
Promuoviamo anche senza finanziamenti la cultura, migliorandoci giorno per
giorno attraverso l’arte».
Nel 2014-15 il Cenacolo propone un corso di scrittura creativa a cura di Raffaele Montesano, per cui «è necessario trovare la via di mezzo tra l’avere
e non un’ispirazione, capire la logica delle parole e dei concetti da
assimilare».
Si offre la possibilità
di partecipare a un corso di Cinema a cura di Giovanni Botticella, che
ha colto l’occasione per mostrare il suo spot “Oltre il sole” e trailer “
In ritardo & l’ultimo viaggio”.
«Non
ho mai studiato cinema –ci ha confessato Giovanni – , ma ho sempre
osservato e ascoltato chi lo ha creato e continua a farlo. Il mio corso
consterà della sezione scrittura e regia per ottenere un prodotto di qualità».
Ci sarà «Il salotto che fu Giovedì», appunto,
ogni giovedì del mese a Sognarte per
riflettere su particolari tematiche. Il primo appuntamento è per il prossimo
giovedì con Matteo Vacca e la sua collera.
L’ultimo giovedì di ogni mese chi si
è sempre nascosto dietro i suoi fogli, potrà leggere i propri componimenti
poetici.
Nuova proposta è «La storia
buona» di Carmelo Bacco, che
vuole portare alla luce le storie sommerse della nostra città per decretare,
appunto, quella “buona”. Michele
Stefanizzi, Andrea Pazienza e Fausto Coviello organizzeranno il 1° torneo di calcio.
Ovviamente si
organizzeranno diverse serate poetichein questo primo anno associativo.
Il Presidente del Cenacolo dei Poeti, Nicola Abbondanza, ha ringraziato tutti
i presenti, fiero dei suoi ragazzi e ha concesso all’associazione degli Argonauti di premiare Roberta Giachetti per “I sogni”. La ragazza ha vinto un
concorso svoltosi all’interno delle “Corti dei Miracoli” paragonando i sogni a
diversi elementi della natura, donando loro un volto gioioso e malinconico.
Nel
corso della serata tutti hanno avuto la possibilità di associarsi al Cenacolo
dei Poeti tesserandosi e i protagonisti di “Le corti dei miracoli” han ritirato
i loro attestati.