«L’opposizione sta facendo disinformazione e i cittadini che si ritrovano confusi e disorientati»,nasce dall’intento di porre chiarezza sulle manovre finanziarie del 2014 la conferenza stampa della maggioranza presieduta dall’assessore al Bilancio Michele Daucelli.
Quanto e come pagare Tari e Tasi. «La Tari di quest’anno è ridotta del 6% in meno (dai 15 ai 25 euro in meno a famiglia) oltre ai 0,30 centesimi di euro in meno per metro quadrato aboliti dall’addizionale statale. Le cartelle arriveranno a casa tra la fine di ottobre e la metà di novembre 2014, in tre rate. Si avrà tempo fino al 31 dicembre per poter richiedere le riduzioni».
Altra questione è per la Tasi: «Questa si potrà calcolare in autoderminazione o attraverso il portale Bitonto Digitale messo a disposizione sul sito del comune (http://bitonto.servizilocalispa.it/EDGT/Edgt_AccessManager/PublicDir/CoverPage.aspx), oppure facendo ricorso a commercialisti, caf e consulenti di fiducia. La prima rata scadrà il 16 ottobreprossimo».
Nuove riduzioni. «Sono state inserite delle nuove riduzioni per i separati, per i proprietari dominicali dei terreni e per il coniuge superstite (nei casi in cui si verifichi la situazione di congiunto defunto e proprietà divisa in più parti). In più per le aziende dove si producono rifiuti speciali non si pagherà l’imposta: in questo grande appoggio ci è stato dato dalle associazioni di settore».
Chiarimenti sul terzo settore. «Anche su questo capitolo ci sono state molte chiacchiere. Se si fa accoglienza, formazione (catechesi, dopo scuola) e sostegno per le persone svantaggiate(offerta di pasti caldi e asilo) non si paga la tassa. Si pagherà solo in caso si avrà un introito commerciale».
Le scelte del 2014. «Abbiamo cercato di mantenere l’equità – ha continuato a spiegare Daucelli -. Abbiamo perso 2 milioni e 800 mila euro di trasferimenti dall’Imu sulla prima casa (2200 €) e dal fondo di solidarietà (altri 600 ml euro). Si è fatto il possibile per controbilanciare il taglio con una Tasi contenuta all’1,5 ‰: la percentuale è minore della media nazionale (pari al 2,5‰) e meno della metà del massimo imponibile (pari al 3,3 ‰). In questo modo avremo un gettito di 1 milione e 875 mila euro che sarà comunque inferiore a quanto ci è stato sottratto». A questa maniera «Nei prossimi anni, con questa manovra, potremmo pensare di aumentare la fascia dell’Isee minimo ed aumentare le già molte riduzioni disponibili».
Il passato. «La nostra Amministrazione si è trovata ad approvare un bilancio derivante dal periodo di commissariamento, a dare indicazioni sull’Imu (derivante dal governo Monti). In quel caso, come nei successivi si è scelto di tassare la patrimoniale e non certo i redditi da finanza o da lavoro. I tagli da parte dello Stato sono stati notevoli: nel 2012, rispetto al 2011 ci sono stati tagli pari a 4 milioni e 200 mila euro; nel 2013 abbiamo perso l’Imu sulla prima casa, abbiamo avuto un ulteriore taglio dal fondo statale perdendo così altri 600 mila euro. Anche se fosse restata la Tarsu avremmo comunque dovuto effettuare un piccolo aumento, cercando però di mantenere intatte – anzi aumentando – il numero di esenzioni e riduzioni possibili».
L’internalizzazione del servizio. «Alla scadenza del servizio con la Cerin abbiamo deciso di internalizzare il servizio tributi, ma senza una banca dati e un software adeguato si poteva fare ben poco. Ci sono state molte incongruenze ma dinanzi a 6.427 richieste di riduzioni (su 23 mila nuclei, la cifra rappresenta quasi il 30% della popolazione) era quasi normale ci fossero difficoltà – conclude l’assessore Daucelli -. Ora abbiamo quasi terminato e potremmo determinare con esattezza la maggiore entrata che sarà restituita ai cittadini tramite una riduzione sulla Tari».