Scuola e sport sono da sempre un binomio vincente che
dovrebbe essere sempre sostenuto per la crescita psicofisica di bambini,
adolescenti ed adulti. Lo ha riprovato la mattinata di sport vissuta martedì 23
settembre da noi alunni della secondaria dell’Istituto Comprensivo “Caiati –
Rogadeo” in occasione della partita tra Cina e Portorico dei mondiali di
pallavolo femminile al Palaflorio di Bari. Il capoluogo è l’unica città del sud
scelta come sede di questo attesissimo e importantissimo evento.
L’iniziativa, promossa dalla dirigente
scolastica, professoressa Mariapia Matilde Giannoccari, e dall’insegnante di
Educazione Fisica, professoressa Mariella Bove, ci ha portato a vivere, in
diretta dal campo, l’emozione e la gioia di un punto conquistato e la bellezza
di un il tifo disinteressato teso solo ad applaudire i gesti tecnici di tutte
le protagoniste in gara.
Ovvio che, quando la professoressa Bove ci ha proposto
di andare a seguire la partita, dopo un primo momento di scontata incredulità,
presi dall’entusiasmo, abbiamo subito aderito. Così, martedì, puntualissimi, ci
siamo ritrovati a scuola al solito orario e, subito dopo, siamo saliti a bordo
del pullman che ci ha portato a destinazione. Le porte del palazzetto
dello sport si sono aperte alle 10.30. All’ingresso c’erano moltissimi studenti
baresi e tantissimi tifosi vocianti, ma composti, provenienti dalla Cina. Una
vera e propria “festa dello sport” che, ancora una volta, ha confermato di
essere un potente veicolo in grado di unire gioiosamente popoli e culture
diverse. Vedere all’opera due squadre che vivono dall’altra parte del globo
“parlare” il comune linguaggio delle schiacciate e dei palleggi è
stata un’esperienza indimenticabile. Lo sport può cambiare il mondo, suscitare
emozioni, trasmettere le regole fondamentali della vita sociale e valori quali
“tolleranza, spirito di squadra, lealtà”.
E’ stato emozionante partecipare a questa
manifestazione in cui la sana competizione sportiva e il divertimento l’hanno
fatta da padrone. La musica, le voci degli spettatori, gli applausi, le grida
di gioia delle atlete, tutto ha contribuito a rendere magnifico lo
spettacolo. L’atmosfera ci ha indotto a riflettere sulla stupidità dei
comportamenti di tanti “tifosi” della domenica e sull’assurdità di tante tragedie
consumate in nome dello sport. Ringraziamo i docenti per
averci dato questa magnifica opportunità perché crediamo fortemente nei valori
formativi dello sport come mezzo di trasmissione di principi universali, come
formidabile scuola di vita che ci insegna a lottare per raggiungere
l’obiettivo, favorisce la socializzazione ed educa al rispetto reciproco.